Risparmiare sulle bollette? Fate attenzione a questi consumi

Con qualche accorgimento anche nell’uso degli elettrodomestici più energivori è possibile ridurre il costo delle bollette. L’accortezza in questo momento è di rigore

Risparmiare sulle bollette? Fate attenzione a questi consumi

Nel corso degli ultimi sette giorni il prezzo del gas è sceso sotto i 100 euro al megawattora per poi risalire a quota 110 euro. Benché si tratti di una variazione più contenuta rispetto alle altalene dei mesi trascorsi, si tratta di un’oscillazione di prezzo che lascia presagire incertezza circa l’entità delle bollette future. Diventa quindi prudente sapere come contenere i consumi, tenendo presente che, in Italia, quasi la metà dell’energia elettrica è prodotta con il gas e che, di conseguenza, c’è uno stretto legame tra il prezzo delle energie di cui ci serviamo quotidianamente.

Cosa fare per risparmiare sulle bollette

Ci sono modi per contenere i costi e non tutti prevedono cambiamenti radicali nelle proprie abitudini. Limitatamente all’energia elettrica, fare ricorso a un misuratore di consumo elettrico che si può acquistare per somme prossime ai 20 euro, aiuta a comprendere quanta corrente consumano gli apparecchi casalinghi. Si possono acquistare prese “intelligenti” che, all’ora stabilita da chi ne fa uso, si spengono togliendo corrente a tutto ciò che alimentano.

Parlando di corrente elettrica il primo consiglio è quello di cambiare lampadine, prediligendo quelle a diodi (Led) le quali hanno un costo maggiore rispetto a quelle normali ma sono più efficienti del 75-85% e durano fino a 25 volte di più. Considerando che una lampadina tradizionale può consumare fino a 60 watt l’ora e stimando che impatti sulle bollette in ragione di 50 euro l’anno, ricorrere a una lampadina Led consente un risparmio di circa 40 euro. A ciò si aggiunge una vita media di circa 50mila ore rispetto alle 4.000 ore di luce di una lampadina tradizionale. Sostituendo anche gradualmente tutte le lampadine (senza dimenticare quelle degli abat-jour o del ripostiglio) si può ottenere un risparmio più che sensibile.

Sbrinare il frigorifero con buona regolarità e impostare la temperatura tra gli 1,5 e i 3 gradi centigradi consente di risparmiare energia elettrica, così come impostare la temperatura del congelatore a -18 gradi, temperatura utile alla conservazione di tutti i cibi. Diminuire la dispersione di freddo evitando di tenere il portello aperto più del necessario e non inserendo cibi troppo caldi è un altro accorgimento.

Il forno è un discorso a sé stante, poiché soggetto a molte variabili. È un elettrodomestico energivoro e riuscire a combinare la cottura con fornelli ne riduce i consumi. Tenerlo pulito sarebbe un accorgimento utile, così come lo è prediligere forni di dimensioni più ridotte.

Un uso accorto della lavatrice comporta un cambio quasi radicale delle abitudini: sarebbe opportuno fare cicli di lavaggio a pieno carico e a temperature meno elevate, magari riuscendo a ridurre il numero di lavaggi settimanali. Allo stesso modo, chi è solito usare l’asciugatrice, dovrebbe ritornare all’asciugatura alla vecchia maniera, panni stesi il più possibile al sole anche se l’arrivo del clima più rigido non aiuta.

Il riscaldamento incide in modo particolare sulle bollette del gas o della corrente elettrica a seconda di cosa si usa. Un solo grado di riscaldamento in più può incidere fino al 5-6% del consumo energetico. Termostati e valvole termostatiche possono essere molto utili, per esempio, per configurare temperature diverse nelle stanze e programmare gli orari di accensione della caldaia. Ci sono soluzioni che permettono anche di gestire il riscaldamento in remoto e questo contribuisce ad ottimizzare i consumi. Sempre rispetto alle proprie abitudini, consente di conseguire risparmi più che sensibili, prediligere la doccia alla vasca da bagno e lavarsi con acqua a temperature meno alte.

Cosa consuma di più in casa

Ci sono elettrodomestici più energivori di altri, anche se tra questi ne figurano alcuni il cui uso è limitato. In cima alla classifica dei consumi c’è il condizionatore che, soprattutto durante la stagione calda, può avere un impatto notevole sulle bollette, anche se viene usato per poco tempo può lasciare la sua impronta.

A seguire il frigorifero che, essendo acceso 24 ore al giorno, incide in ragione di circa il 25% sul consumo energetico complessivo. La lavatrice, con un consumo medio di 240 kWh annui (calcolando 260 bucati) precede il forno a microonde e la lavastoviglie, entrambi usati una volta ogni due giorni circa.

Quanto consuma la tv accesa tutto il giorno

Prendiamo un tv da 37 pollici la cui potenza è tipicamente prossima ai 150 watt. Tenerlo acceso 4 ore al giorno consuma 180-190 kWh l’anno con un costo medio di 90 euro l’anno (considerando il prezzo Arera del 29 ottobre, pari a 0,5 euro per kWh). Un uso di 8 ore al giorno comporta un costo annuo di 180 euro circa e un uso di 12 ore equivale a un costo in bolletta di 270 euro circa l’anno.

La questione standby, che si estende a diversi apparecchi elettrici, può essere risolta calcolando consumi medi di 20 kWh annui, quindi una decina di euro in tutto per ogni elettrodomestico lasciato a “riposo” una dozzina di ore al giorno. Ma è un calcolo molto approssimativo.

In che orari la corrente costa meno

Le fasce orarie sono tre, chiamate rispettivamente F1, F2 e F3. Gli orari sono così distribuiti:

  • Fascia 1, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 (festività nazionali escluse)
  • Fascia 2, dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 8 del mattino e poi dalle 19 alle 23. Il sabato dalle 7 alle 23 (festività nazionali escluse)
  • Fascia 3, dal lunedì al sabato dalle 23 alle 7, la domenica e i festivi tutta la giornata

I prezzi variano a seconda del fornitore di energia, la F3 dovrebbe essere comunque la più economica.

Come avere il Bonus bollette 2022

Oggi il Bonus bollette 2022 è destinato alle famiglie con Isee inferiore ai 12mila euro annui, a quelle con almeno 4 figli a carico e un Isee inferiore ai 20mila

euro annui e ai beneficiari del Reddito di cittadinanza (o della Pensione di cittadinanza). Si sta però pensando a come modificare questo sostegno facendo in modo che ne possano beneficiare in modo automatico i cittadini che ne hanno bisogno.

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