Banca Ifis stringe la presa su Illimity. Battuti i target-piano, corre la cedola

Depositato in Consob il prospetto dell'offerta

Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis
Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis
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Corre l'utile di Banca Ifis che archivia il triennio 2022-2024 con profitti cumulati del 12% superiori a quelli delineati dal piano industriale. La banca controllata dalla famiglia Furstenberg, anch'essa protagonista nell'attuale fase di risiko con l'Opas lanciata un mese fa su Illimity Bank, ha chiuso il 2024 con un utile netto consolidato di 161,6 milioni, in crescita rispetto ai 160,1 milioni dell'esercizio precedente. I ricavi consolidati hanno sfiorato 700 milioni (999,2) in virtù del positivo andamento dell'attività commerciale, del business Npl (crediti deteriorati) e del comparto finanza proprietaria, che ha compensato l'aumento del costo della raccolta.

A livello patrimoniale il Cet1 ratio alla fine dello scorso anno è risultato del 16,1%, in questo caso superiore di 100 punti base rispetto all'obiettivo indicato nel piano triennale.

«In questi tre anni abbiamo portato a termine con successo il piano Industriale, superando tutti gli obiettivi finanziari prefissati e orientando la banca, sempre di più, verso la digitalizzazione e la sostenibilità», ha rimarcato il presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio (in foto). Alla luce della solida posizione patrimoniale, il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo totale di 111,5 milioni a valere sul 2024, pari a 2,12 euro per azione e circa il 40% agli obiettivi del piano anche in virtù della nuova politica di remunerazione dei soci approvata nel 2023 che prevede un payout ratio intorno al 70 percento.

Relativamente all'Opas sul 100% di Illimity, che mira alla fusione per incorporazione della banca creata da Corrado Passera, Ifis ha depositato in Consob il documento di offerta e confida che la «chiara logica industriale» dell'operazione, che prevede a regime sinergie per 75 milioni annui, convinca gli azionisti della preda.

Banca Sella, primo socio di Illimity, ha già mostrato un'iniziale apertura valutando positivamente «le prospettive di valore» legate all'operazione. Anche Pignataro ha detto di guardare all'offerta senza «chiusure pregiudiziali». Oggi sono in arrivo i conti di Illimity e non dovrebbe mancare una valutazione del board sull'offerta di Ifis.

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