Dove mettere i risparmi con le banche in crisi e soprattutto col rischio che qualcuno metta le mani nei nostri conti col bail in? Milano Finanza ha analizzato l'indice di solidità patrimoniale per eccellenza, il "Cet 1 ratio" (il Common equity tier 1).
In pratica il rapporto tra il capitale ordinario versato e la attività ponderate per il rischio. In testa alla classifica, comunque, campeggiano gli istituti specializzati nel private banking (per esempio Banca Finnat e Banca Profilo), che avendo quale attività principale la gestitone dei portafogli e non i prestiti a famiglie e imprese corrono anche meno rischi.
Poi ci sono Fineco, Banco di Sardegna e Mediolanum. Mentre più giù, ma con un margine molto ampio rispetto alle richieste di Francoforte, si attestano Banca Intesa e Ubi Banca. Con l' istituto dell' amministratore delegato Carlo Messina che vanta un 13,40% rispetto al 9,50 richiesto dalla Bce e la banca nata dalla fusione di diverse popolari in salita al 13% rispetto al 9,25%. Ma ovviamente non ci sono solo note positive. L' unica banca che va sotto le richieste di Basilea (il 7%) è la Popolare di Vicenza che di conseguenza non riesce a rispettare neanche i parametri, 10,25%, imposti dall' Eurotower. Ma qui c' è in ballo un importante aumento di capitale in vista della quotazione in Borsa. Più o meno la stessa situazione che si trova ad affrontare Veneto Banca che al 30 giugno del 2015 aveva un "Cet 1 ratio" dell' 8,37%. E non finisce qui. Perché possono destare preoccupazione la Popolare di Cividale, che nel 2014 è entrata nel mirino degli ispettori di Palazzo Koch, e la Cassa di Risparmio di Cesena.
Bankitalia ha sottolineato l' importanza di un aumento di capitale e a giugno 2015 aveva un rapporto (8,13%) più basso rispetto al risultato del 2014 (8,83%). Un trend negativo (risultati del 2015 peggiori rispetto al 2014) che caratterizza anche altre Casse locali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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