Banco Bpm, battuti i target. Più dividendi agli azionisti

Entro l'anno raggiunti gli obiettivi attesi entro il 2026. Ai soci andranno più dei 4 miliardi messi in preventivo

Banco Bpm, battuti i target. Più dividendi agli azionisti
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Banco Bpm viaggia in anticipo di circa due anni sugli obiettivi previsti per il 2026, ponendo quindi tutte le premesse per elargire ai propri azionisti dividendi cumulati superiori ai 4 miliardi previsti dal piano quadriennale. Dopo aver sfornato un utile netto semestrale di 750 milioni, in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023, la banca guidata da Giuseppe Castagna ha fatto la prima mossa, ritoccando al rialzo l'entità dell'acconto sul dividendo 2024. La nuova indicazione è una dote da complessivi 600 milioni da destinare all'acconto cedola rispetto ai precedenti 550 milioni, corrispondente al 50% dell'ammontare atteso per l'intero 2024 e che «pone le premesse, unitamente all'avvenuta erogazione di una cedola pari a circa 850 milioni relativa all'esercizio 2023, per superare l'obiettivo di remunerazione complessiva degli azionisti pari a 4 miliardi cumulati nel periodo 2023-2026». Come da attese della vigilia, Banco Bpm ha anche alzato la guidance dell'utile per azione nel 2024, salito a 0,95 euro (da 0,90 euro indicati in precedenza), pari a circa 1,44 miliardi: in altre parole con due anni di anticipo andrebbe a sfiorare il target indicato per il 2026 (oltre 1,5 miliardi) nel piano presentato al mercato lo scorso dicembre. Tornando ai conti diffusi ieri dalla terza maggiore banca italiana, il primo semestre ha visto i proventi operativi crescere dell'8,4% a 2,8 miliardi, con un margine di interesse a 1,7 miliardi (+10,9%) e commissioni nette per 1 miliardo (+4%). Gli oneri operativi evidenziano un aumento del 5% a 1,3 miliardi, per un rapporto cost/income sceso al 47,9%. In relazione agli aggregati patrimoniali, il coefficiente Cet 1 si assesta così al 15,2%, esattamente 100 punti base sopra i livelli di fine 2023 e, come precisato da Castagna nella conference call con gli analisti, al livello più alto dalla fusione con il Banco e sopra le linee strategiche del piano. Nel solo secondo trimestre l'utile netto di periodo sfiora 380 milioni, in crescita del 5,8% su base annua e del 2,6% rispetto ai 370 milioni del primo trimestre. Battute perciò le attese che erano per 368 milioni (consensus Bloomberg). Il margine di interesse si attesta invece a 858,4 milioni, sostanzialmente in linea rispetto al dato del 2023, anche in questo caso oltre le attese (850 milioni). In lieve flessione invece le commissioni nette a 499,8 milioni (-4,2%).

«Banco Bpm ha dimostrato di poter realizzare buoni risultati e rafforzare il patrimonio, l'ultimo step riguarda la capacità di ridurre l'impatto di Basilea 3», ha dichiarato Castagna rispondendo agli analisti che chiedevano come l'istituto intende utilizzare il capitale in eccesso. «È una delle maggiori sfide che dovremo affrontare, poi potremo decidere che cosa fare in termini di distribuzione dell'excess capital».

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