Lo sviluppo del digitale e le acquisizioni cross border sono i due obiettivi ai quali dovranno guardare le banche nel prossimo futuro. Dal Festival dell'Economia di Trento è il presidente del consiglio di vigilanza della Bce, Andrea Enria, a tracciare la strada per gli istituti di credito europei che, nel corso degli anni, hanno «fatto dei grandi progressi nella pulizia dei bilanci: ora serve una migliore efficienza sui costi e lavorare sul digitale». Accelerare sul fintech è prioritario perché consentirà di aumentare la redditività delle banche. «L'Europa ha un settore bancario grande e globale per attivi. Se guardiamo invece alla capitalizzazione di Borsa la prima europea è ventisettesima», ha evidenziato Enria aggiungendo che il problema è la «valutazione questo perché hanno una redditività molto contenuta: devono diventare migliori in efficienza sui costi e lavorare sul digitale». Sulla stessa lunghezza d'onda è la vicedirettrice generale della Banca d'Italia, Alessandra Perrazzelli, che, sempre da Trento, ha parlato di una «vera e propria rivoluzione, perché la tecnologia comporta una rivisitazione dei modelli di business delle nostre banche».
La crescita dei player bancari, tuttavia, può e deve avvenire anche attraverso l'M&A. «Quando parlo con i Ceo delle banche europee - ha raccontato Enria - mi dicono che non c'è un grande appetito per acquisizioni cross border e questo è un peccato perché sarebbe importante guardare all'unione bancaria come il loro mercato domestico». Con la guerra in Ucraina da parte della Russia non poteva mancare una riflessione anche sull'esposizione delle banche europee con Mosca. I rischi diretti «sono gestibili», ha rassicurato il presidente del consiglio di vigilanza della Bce. Tutte le banche europee, infatti, hanno espresso l'intenzione di «uscire dalla Russia e sono in trattative per vendere. I rischi si stanno riducendo così come le esposizioni. Non è un processo semplice spero si concluda in tempi rapidi», ha auspicato Enria.
Gli impatti sul sistema bancario italiano non sono comunque rilevanti, ha sottolineato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gross-Pietro. «Per quanto riguarda la Russia - ha detto a Trento - mi sembra che le sanzioni effettivamente possono costituire un problema soprattutto nel medio e lungo termine. La guerra invece spero che sia un problema di breve termine». Al Festival dell'Economia di Trento si è discusso anche di criptovalute.
Ad affrontare il tema è stato il presidente della Consob, Paolo Savona, secondo il quale il pericolo principale è che i risparmiatori «vengano truffati, privi di norme. Si è discusso se le criptovalute abbiano natura di moneta o di strumento finanziario, senza pervenire a una comune conclusione».
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