Benetton pronti a vendere E Wdf vola a Piazza Affari

Il presidente di Edizione: «Ci sono diverse manifestazioni d'interesse. Guardiamo a tutto». Il titolo guadagna il 6,4%

«Siamo aperti a tutto». Le parole di Gilberto Benetton a proposito di World Duty Free, la controllata che gestisce i negozi degli aeroporti da mesi in odore di alleanze o addirittura di vendita, galvanizzano il mercato. Il titolo ha chiuso la giornata in rialzo del 6,37% a 10,44 euro.

La famiglia di Ponzano Veneto controlla Wdf attraverso Edizione, presieduta da Gilberto Benetton. La presentazione del «Mercato del Duomo», il nuovo megastore di Autogrill che aprirà per l'Expo, è l'occasione per fare il punto della situazione.

All'inizio, l'imprenditore veneto non si sbilancia: «Non c'è niente di nuovo rispetto al comunicato del 29 gennaio», quando l'azienda aveva indicato di essere aperta a eventuali opzioni di crescita del business aggregandosi con altri operatori del settore. La società ha ricevuto manifestazioni d'interesse e «pian pianino ascoltiamo tutti, andiamo avanti». Ma alla fine, a proposito dell'eventuale disponibilità della famiglia di cedere l'intera quota detenuta in Wdf (attualmente al 50,1%), Gilberto Benetton dice apertamente: «Guardiamo a tutto», lasciando aperta ogni possibilità.

Piazza Affari, d'altronde, è convinta che il 2015 sarà l'anno della svolta per Wdf. La stessa separazione di World Duty Free da Autogrill, del resto, era stata strutturata proprio per favorire i progetti di sviluppo delle società, anche attraverso alleanze importanti: si era nel 2013 e lo stesso Gilberto Benetton non aveva escluso che la quota della famiglia nel gruppo dei duty free potesse scendere sotto il 50%. Il piano industriale per il triennio 2014-2017 presentato il mese scorso è servito appunto da «vetrina» per mettere in luce Wdf agli occhi dei possibili partner o anche acquirenti.

Sul mercato si sono già fatti parecchi nomi; a cominciare dalla svizzera Dufry, numero uno del settore, che peraltro ha acquistato pochi mesi fa da Noel International la concorrente Nuance, un tempo di proprietà della famiglia Stefanel. Ma le indiscrezioni dell'ultima ora puntano piuttosto sulla coreana Lotte Duty Free, disposta a pagare fino a 3 miliardi di euro.

Ai prezzi di oggi, la capitalizzazione di World Duty Free è pari a circa 2,65 miliardi di euro. Wdf ha chiuso il 2014 con un giro d'affari di 2,4 miliardi e dovrebbe toccarne quota 3 a fine piano, nel 2017, mentre l'ebitda dovrebbe passare dai 284 milioni dello scorso anno a 335 milioni. Il debito netto infine dovrebbe ridursi da 950 a 365 milioni.

Tempi lunghi, infine, per la scelta del partner per un'altra società controllata dalla famiglia Benetton, Aeroporti di Roma: la decisione, prevista entro il primo semestre del 2015, potrebbe slittare. «Può darsi che vada anche più avanti: siamo ai primi approcci, è tutto in alto mare», puntualizza Gilberto Benetton. L'operazione, aveva spiegato a gennaio l'ad di Atlantia, Giovanni Castellucci, riguarda la cessione del 30% di Adr, ossia di una quota di minoranza.

La società aeroportuale è infatti controllata al 95% circa da Atlantia, una delle holding

della galassia Benetton. Circa un mese fa, Castellucci aveva ipotizzato che la ricerca di un partner avrebbe potuto chiudersi nel primo semestre se fossero giunte «offerte tali da valorizzare l'asset Fiumicino adeguatamente».

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