Biocarburanti e vernici. Eni punta alla nautica verde

Asse Versalis-Boero sulle materie prime rinnovabili. L'idea di realizzare una moto d'acqua elettrica

Biocarburanti e vernici. Eni punta alla nautica verde
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Dalle vernici verdi, ai biocarburanti per le navi, fino alla mobilità elettrica per veicoli come le moto d'acqua. Eni cavalca l'onda green nel mondo della nautica. E i campi di applicazione del Cane a sei zampe nel settore si stanno moltiplicando mese dopo mese con una serie di accordi che, in parte, stanno avendo anche il merito di aumentare la potenza di fuoco della controllata per le rinnovabili Plenitude, prossima alla quotazione in Borsa.

L'ultimo accordo in ordine di tempo è stato stretto ieri tra Versalis, la società chimica di Eni e il gruppo Boero. Le due società hanno avviato una collaborazione per lo sviluppo di vernici destinate al mercato della nautica e realizzate con materie prime rinnovabili. Risale a due giorni fa, poi, l'intesa con il gruppo Rina (multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica), per sviluppare l'uso di carburanti green sulle navi, valutando il loro livello di emissioni di CO2 (dalla produzione al consumo) e sperimentando la cattura del carbonio (Ccs) a bordo.

Le due aziende si sono impegnate anche a incrementare l'utilizzo nel settore navale di biocarburante Hvo (Hydrogenated Vegetable Oil), prodotto da Eni nelle bioraffinerie di Venezia e Gela, e di altre fonti energetiche, come ad esempio idrogeno e ammoniaca «blu» o «verde» provenienti da materie prime biogeniche, rinnovabili o di scarto non in competizione con la filiera alimentare.

Non si tratta dell'unica novità in casa Eni. Plenitude attraverso la sussidiaria Be Charge, che si occupa della diffusione delle infrastrutture e dei servizi di ricarica per la mobilità elettrica, ha stretto un accordo con Energica Inside per estendere la mobilità elettrica alla nautica e installare colonnine di ricarica nei porti italiani. Le due società stanno lavorando a un prototipo di moto d'acqua elettrica.

Sul fronte dei carburanti, oltre al biocarburante venduto in 150 stazioni di servizio (HVOlution), a febbraio, Eni Sustainable Mobility e Saipem hanno poi firmato un protocollo d'intesa per l'impiego di carburanti green sui mezzi navali di perforazione e costruzione di Saipem.

Eni produce biocarburanti sin dal 2014, grazie alla riconversione delle raffinerie di Venezia e Gela in bioraffinerie, che dalla fine del 2022 sono palm oil free.

«I biocarburanti spiega la società - sono uno dei pilastri del piano strategico di Eni per il raggiungimento della carbon neutrality al 2050, attraverso un percorso di decarbonizzazione che punta all'abbattimento delle emissioni di processi industriali e prodotti». La nautica sarà al centro di questa rivoluzione. D'altra parte si tratta di un mercato in pieno sviluppo ed entro 5-10 anni le regioni costiere vieteranno l'approdo alle navi e grandi barche alimentate a gasolio.

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