Boeing a picco sui conti. Leonardo va al piano B

Il big Usa verso una perdita da circa 12 miliardi. Cingolani cerca nuovi partner per Grottaglie

Boeing a picco sui conti. Leonardo va al piano B
00:00 00:00

Divampa la crisi della Boeing. E a cascata sale l'allarme sul destino del costruttore di aerei a stelle e strisce che in Italia è impegnato sul sito Leonardo a Grottaglie (Taranto) dove si producono le fusoliere per il Boeing 787. Sito in crisi da tempo, ma dove sono ora allo studio importanti novità. I radar sono puntati su martedì quando la società americana potrebbe svelare i conti peggiori della sua storia con una perdita annuale record che, secondo alcune stime, potrebbe superare i 12 miliardi di dollari. Numeri inattesi dagli analisti che, sul quarto trimestre 2024 prevedevano un rosso da 1,8 miliardi e invece hanno dovuto digerire i 3,8 miliardi preannunciati ieri da Boeing.

Un'emorragia finanziaria causata sia dai disastri aerei occorsi sia dal lungo sciopero che lo scorso anno ha semi-paralizzato le fabbriche del gruppo nella costa occidentale degli Stati Uniti. Dal 2019 la Boeing ha infatti perso miliardi di dollari dopo che due incidenti mortali del suo aereo più venduto, il 737 Max, hanno di fatto evidenziato problemi di qualità e sicurezza della produzione. La pandemia Covid ha messo ulteriormente a dura prova l'azienda e il 2024 si è aperto con un altro incidente in volo (la rottura di un portellone). Nei primi nove mesi del 2024, la società ha accusato perdite per quasi 8 miliardi per lo sciopero di oltre 33mila lavoratori ma anche a causa della divisione difesa e spazio, anch'essa in difficoltà.

Le previsioni sul 2024 sono dunque molto fosche e tira aria di profit warning, oltre al concreto rischio di riduzione del rating (merito di credito). In questo scenario preoccupa il destino del sito di Grottaglie in Italia dove Boeing produce per Leonardo compromettendo, da tempo, la ripresa della sua Divisione Aerostrutture.

Novità sono attese nel prossimo piano industriale di fine marzo quando Leonardo, secondo indiscrezioni, avvierà la ristrutturazione di Grottaglie con un dettagliato rilancio. D'altra parte, lo stesso ad di Leonardo Roberto Cingolani (foto) aveva detto che sul sito è prevista una trasformazione industriale che include «un riposizionamento della struttura dei costi, una riconfigurazione della piattaforma, una ristrutturazione della supply chain e una rianalisi delle opportunità di business. E tutto questo potrebbe essere implementato con partner industriali e/o finanziari». Insomma, una ristrutturazione completa che coinvolgerà nuovi player ampliando, come minimo, la platea dei committenti: a livello industriale i più papabili sono Atr e Airbus, con cui Leonardo già collabora. La crisi Boieng, dunque, non cambia i piani del gruppo italiano, ma probabilmente gli imprimerà un'accelerazione.

A restare con il cerino in mano potrebbe poi essere Lufthansa che qualche giorno fa ha deciso di rinnovare la flotta della sua affiliata

Eurowings, attualmente Airbus, con 40 Boeing 737-8 Max. Una decisione bizzarra sulla quale ora il vettore tedesco rischia di dover fare dietrofront. Al momento Ita non vola con Boeing a differenza delle low cost Easyjet e Ryanair.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica