Basta bottiglie, spunta il bonus rubinetto: cos'è e come funziona

Si tratta di un bonus fiscale che può arrivare al 50% della spesa. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo e la produzione di plastica. Ecco come funziona il bonus idrico

Bonus filtri
Bonus filtri

Bere l’acqua del rubinetto di casa facendo a meno di quella comprata nei negozi e nei supermercati. Ora lo si può fare grazie al bonus idrico che incentiva l’uso di impianti di filtraggio da parte di privati e aziende. Oltre a limitare l’uso della plastica, i filtri domestici permettono anche l’erogazione dell’acqua dai rubinetti senza doverla fare scorrere affinché raggiunga la temperatura desiderata.

Si tratta di un credito di imposta che può essere applicato secondo alcuni parametri, ecco quali.

Gli impianti e il bonus

Il bonus idrico è riconosciuto a fronte dell’acquisto e l’istallazione di impianti per il filtraggio, il raffreddamento, la mineralizzazione e l’aggiunta di anidride carbonica (E290) che rende frizzante l’acqua.

Non tutti i filtri sono identici e offrono le medesime potenze e capacità. Prima di procedere con l'acquisto è sempre utile informarsi presso i rivenditori autorizzati, perché dalla scelta fatta dipende la qualità dell'acqua che berremo.

Per ottenerlo è obbligatorio che il venditore e l’istallatore emettano fattura o uno scontrino con il codice fiscale del cliente. Erogato sotto forma di credito di imposta, il bonus può essere usato a compensazione dell’Irpef o dell’Imu.

Le domande per accedere al bonus andranno fatte a partire dal primo gennaio 2023 fino al 28 febbraio del 2023 attraverso l’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate oppure mediante Caf.

Nel 2021 il credito riconosciuto è stato del 30% della spesa totale, perché il numero delle domande è stato elevato. Il fondo, che dispone di 5 milioni di euro l’anno, prevede infatti agevolazioni le cui percentuali variano a seconda del numero delle domande presentate.

Va ricordato che il bonus casa prevede già una detrazione fiscale del 50% per gli addolcitori nella misura in cui siano abbinati alla ricostruzione dell’impianto idrico oppure, se viene acquistato da un condominio, può rientrare nella gestione ordinaria.

Non da ultimo, è ancora in vigore il bonus mobili che include anche i grandi elettrodomestici. Unendo queste tipologie di incentivi si può pensare a un efficientamento di tutta la cucina.

Chi può chiedere il bonus idrico

L’agevolazione è diretta sia alle persone fisiche sia alle attività commerciali, limitatamente ha un solo impianto di filtraggio per immobile. Per i privati il tetto di spesa su cui viene calcolato il bonus è di 1.000 euro, che diventano 5.000 euro per le attività commerciali

Il bonus è pensato per risparmiare sull’uso, sulla produzione e sul riciclo di bottiglie in plastica e in Pet, discipline in cui l’Italia già si difende molto bene.

Secondo il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica (Corepla), nel 2020 in Italia sono state recuperate 1.820.270 tonnellate di imballaggi in plastica sulle 1.914.000 tonnellate immesse sul mercato, raggiungendo quindi il 95%.

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