Il Garante per la Privacy ha dato il via libera alla struttura della nuova misura ideata dal ministero della Salute per erogare un bonus una tantum di 50 euro per l'acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto correttive dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2023.
A chi è destinato
Il contributo sarà erogato per i nuclei familiari il cui Isee non superiore ai 10mila euro l'anno e verrà fornito sotto forma di voucher mentre, chi avrà già acquistato i prodotti, potrà ottenere un rimborso. Per poterlo richiedere bisognerà seguire le indicazioni su un'app creata ad hoc dal ministero della Salute dopo essersi autenticati con i metodi SPID, CIE o CNS. Il bonus statale si chiamerà "Fondo per la tutela della vista" e prevede 5 milioni di euro per ogni anno dal 2021 al 2023. La misura è stata pensata "al fine di garantire la tutela della salute della vista, anche in considerazione delle difficoltà economiche conseguenti all'emergenza epidemiologica da COVID-19".
Come usare il bonus
Sul sito del Garante viene spiegato il procedimento per poter ottenere la cifra prevista a "partire dal sessantesimo giorno dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del presente decreto e non oltre il 31 dicembre 2023" (art. 5). Dopo essersi registrati e autenticati come spiegato prima, sarà necessario fornire una dichiarazione sostitutiva come previsto dall’articolo numero 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445. Se l'esito sarà positivo dopo la verifica dei dati dichiarati da parte dell'Inps, "il voucher viene reso disponibile nella medesima area riservata dell’applicazione web, e può essere utilizzato, entro trenta giorni dalla relativa generazione, presso i fornitori di occhiali da vista e lenti a contatto correttive accreditati".
Come avere il rimborso
Chi avrà, invece, acquistato occhiali e lenti prima di aver ottenuto il bonus e comunque dal 1° gennaio 2021, dovrà fornire sempre sull'app il proprio Iban "su cui effettuare il rimborso e produce copia della fattura o della documentazione commerciale attestante l'acquisto", come riportato sul sito del Garante. Risulteranno fuori dalla misura statale coloro i quali faranno richiesta troppo tardi rispetto ai cinque milioni di euro previsti per ogni anno fino al 2023.
Questa nuova convenzione ha come fine anche la realizzazione di uno scambio di conoscenza delle due Istituzioni nei settori di rispettiva competenza: saranno coinvolti in modo particolare i Laboratori nazionali "Informatica e Scuola" e "Informatica e Società" del Cini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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