Dopo avere fatto capolino nel Decreto legge 73 del 25 maggio 2021 e osteggiato dai tecnici, è pronto a partire il Bonus padri separati, un contributo pari a 9.600 euro per un solo anno (800 euro al mese per dodici mensilità) destinato a quei padri i quali, in seguito a una riduzione del reddito dovuto alla pandemia da Covid-19, sono in difficoltà nel mantenere i propri impegni economici in favore delle rispettive famiglie.
Il decreto attuativo, che sarà pronto nei prossimi giorni, dispone un fondo di 10 milioni di euro. Una misura voluta dalla Lega che il ministro per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti ha voluto rendere applicabile, sottoponendola all’iter per le migliorie del caso.
Mancano le firme del ministro della Giustizia Marta Cartabia e del ministro dell’Economia e delle Fiinanze Daniele Franco.
Chi può ottenerlo
La nuova stesura del decreto ridefinisce la figura del soggetto che può percepire l’aiuto, circoscrivendolo non più soltanto ai padri separati o divorziati ma anche a chi è diventato padre nel regime della coppia di fatto. Inoltre, è previsto che il contributo venga versato direttamente al destinatario finale (ovvero i figli) e non al richiedente.
Il bonus è quindi destinato a quei padri che si trovano in uno stato di necessità e devono provvedere al mantenimento di figli minori o maggiorenni con handicap gravi. Il richiedente deve avere un Isee inferiore o uguale a 8.174 euro annui e che hanno ridotto le rispettive attività lavorative almeno per 90 giorni dall’8 marzo del 2020 e che hanno avuto una riduzione del reddito pari ad almeno il 30% rispetto a quanto percepito nel corso del 2019.
Non hanno accesso al bonus le persone che hanno ricevuto anche soltanto in parte l’assegno di mantenimento nel periodo compreso tra l’8 marzo del 2020 e il 31 marzo del 2022.
Come richiederlo
Poiché il decreto attuativo non è stato ancora pubblicato, mancano le disposizioni relative alla procedura di richiesta del bonus.
Si può presumere che l’iter sia compatibile con quelli già rodati in passato, quindi mediante portale web dell’ente che concede il bonus (Inps) comprovando l’importo del mantenimento da riconoscere e gli importi non versati.Ad agosto del 2021 i padri separati in Italia erano circa 4 milioni e di questi 800mila vivevano ai limiti della soglia di povertà.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.