Buone notizie per chi ristruttura. Il Senato ha approvato un emendamento che estende il bonus per le ristrutturazioni anche ai grandi elettrodomestici di classe A+ e non solo ai mobili. L’agevolazione, solo per chi effettua anche lavori, vale per 10.000 euro di spesa che si aggiungono ai 96.000 euro del tetto già previsto per gli incentivi. Il bonus sarà spalmato in dieci quote annuali. Passa l’emendamento che prevedeva l’estensione del bonus, ma con una riformulazione: il governo ha tolto la dicitura che rendeva esplicito l’intervento per gli elettrodomestici "a libera istallazione" ma lo sconto, ad una prima lettura, non è limitato ai soli elettrodomestici da incasso, bensì ai "grandi elettrodomestici". Dovrebbe essere esteso - al 65% - anche l'ecobonus per le caldaie e gli impianti a pompe di calore (macchina in grado di trasferire energia termica da una sorgente a temperatura più bassa ad una sorgente a temperatura più alta o viceversa, utilizzando differenti forme di energia) che inizialmente era escluso del decreto.
Molto soddisfatto il sottosegretario allo Sviluppo, Simona Vicari: "Anche per le pompe di calore sarà esteso il bonus per le detrazioni fiscali fissato al 65 per cento. Con un emendamento presentato dal governo al decreto efficienza energetica ed utilizzando dei fondi presso il Ministero dello Sviluppo Economico è stato possibile trovare risorse che consentiranno di sostenere un comparto importante, contribuendo in questo modo a dare un sostegno deciso al made in Italy.
Si tratta di un impegno notevole del governo in questa difficile congiuntura economica nell’investire per il rilancio e lo sviluppo. Questa misura contribuirà senza dubbio a finanziare tutta la filiera collegata alla produzioneed installazione delle pompe di calore, producendo effetti positivi su tutto l’indotto".
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