Bper, nuovo piano in ottobre. “Risiko? Oggi non sul tavolo”

Su operazioni straordinarie l'ad Papa lascia le porte aperte. Sui risultati pesano gli oneri per gli esuberi

Bper, nuovo piano in ottobre. “Risiko? Oggi non sul tavolo”
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La priorità di Bper è il nuovo piano in arrivo in autunno. Gianni Franco Papa, dallo scorso aprile alla guida della banca modenese, sfrutta l'appuntamento con i conti semestrali per spegnere a sua volta, almeno nel breve, le sirene di risiko. L'M&A «oggi non è sul tavolo», ha affermato il banchiere ex Unicredit. Parole che non precludono la possibilità che ragionamenti su operazioni straordinarie potrebbero prendere piede più avanti. La banca modenese, che vanta Unipol quale azionista di riferimento che sua volta detiene una quota di maggioranza relativa di Banca Popolare di Sondrio, è accreditata come seria pretendente a rilevare la quota di Mps in mano al Tesoro. Sotto la regia di Carlo Cimbri, presidente di Unipol, si potrebbe quindi materializzare la base del terzo polo bancario unendo Bper, Sondrio e Mps. Papa intanto ha dato qualche anticipazione sul nuovo piano industriale che Bper presenterà a Milano il prossimo 10 ottobre. «Forniremo nuove guidance aggiornate sulla politica dei dividendi», ha anticipato l'ad. Nel corso della conference call con gli analisti a seguito dei conti semestrali, Papa ha assicurato che la banca ha già accantonato risorse pari a circa il 60% dell'utile netto, rispetto al 50% di payout previsto nell'attuale piano. Questo significa che il payout ha già superato il target inciso nel piano della banca.

Gli analisti di Citigroup pongono l'accento proprio sul fatto che il mercato guarderà con grande attenzione alle strategie di distribuzione del capitale «data l'elevata posizione patrimoniale di Bper e l'attuale livello di payout più basso rispetto alle altre banche».

I numeri del secondo trimestre di Bper hanno riservato una sorpresa negativa sul fronte utili, con risultato netto di 267 milioni di euro, decisamente inferiore alle stime del consensus (391 milioni) a causa di costi straordinari legati all'ampliamento di un piano di uscite volontarie. Al netto di questi costi, che hanno comportato un +17% dei costi operativi, l'utile trimestrale sarebbe risultato sostanzialmente il linea con le attese. Dai piani di uscite anticipate (900 nel 2024 e 600 nel 2025) la banca si attende risparmi su base stabile di 83 milioni l'anno entro il 2026 a fronte di costi complessivi di ristrutturazione che ammontano a 458 milioni di euro.

Analizzando i primi sei mesi dell'anno, l'utile risulta pari a 724,2 milioni, mentre il margine netto di interessesegna un aumento dell'8,9% a 1,68 miliardi.

Guardando alle altre voci di bilancio del primo semestre, il totale dei proventi operativi netti è stato di 2,76 miliardi (+4,1%), trainato dalla crescita dei ricavi core, che è stata pari a 2,7 miliardi (+7%).

Bper ha aggiornato la guidance sull'intero anno. Adesso l'attesa è di un margine di interesse stabile rispetto al lieve calo indicato in precedenza.

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