Bpm, Agricole non fa la lista. Via libera a quella del cda

Si lavora per chiudere già in febbraio. Castagna e Tononi confermati

Bpm, Agricole non fa la lista. Via libera a quella del cda

L'obiettivo è stilare la lista per il cda del Banco, in scadenza con l'assemblea del 20 aprile, entro la fine febbraio, in anticipo di un mese rispetto al termine di legge. Così da rispettare il congruo anticipo chiesto da Consob nel richiamo di attenzione sul caso Generali e funzionale alla salvaguardia del diritto degli azionisti di valutare la proposta del consiglio e avanzare, se del caso, candidature alternative.

La redditività della banca ha preso il largo, sospinta dal lavoro di dura ristrutturazione e dal rialzo dei tassi, e la lista del consiglio - che ricandiderà l'ad Giuseppe Castagna e il presidente Massimo Tononi - non avrà problemi in assemblea. Oltre al sostegno dei grandi imprenditori e dei fondi, su di essa convergeranno, salvo sorprese, i voti del Credit Agricole (9,2%) e del patto delle casse previdenziali e delle fondazioni (8,3%), le new entry di un azionariato fino ad oggi piuttosto frammentato. E anche il fondo Davide Leone & Partners (4,7%), piuttosto critico tre anni fa, dovrebbe convergere, rasserenato dalla corsa del titolo e dalla presenza di Tononi, ritenuto un «garante» del mercato. «Non abbiamo intenzione di presentare liste per il rinnovo del cda di Banco Bpm, faremo tutto il possibile per evitare liste che possano andare in competizione tra di loro», ha confermato Giampiero Maioli, responsabile del Credit Agricole in Italia, e alleato del Banco nel credito al consumo (Agos) e nella bancassicurazione. I francesi, ha assicurato, non vogliono creare «situazioni ostili» né hanno intenzione di bissare la scalata del Creval o salire sopra il 10%, soglia che anche il patto degli enti, riferiscono dall'interno, non ha mai preso in considerazione di scavallare. I buoni rapporti verranno sigillati con l'inserimento in lista di due nomi graditi alla Banque Vert.

E altrettanto accadrà con il patto, i cui capofila Crt ed Enpam dovrebbero suggerire all'head hunter Egon Zehnder un paio di candidati.

Con la lista del cda che porterà a casa 12 posti su 15 e quella dei dipendenti che ha diritto a un posto, i due restanti potrebbero finire ad Assogestioni. La short list è attesa dopo il consiglio del 7 febbraio sui conti del 2022.

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