Brembo dribbla la crisi con il "super-magazzino"

Il presidente Tiraboschi: "Grazie alle scorte, il servizio è garantito". I progetti in Usa e Cina

Brembo dribbla la crisi con il "super-magazzino"

«Brembo continua a crescere nel mondo e anche in Europa: negli ultimi anni abbiamo investito moltissimo, una strategia che ha sicuramente fatto la differenza. Non bisogna focalizzarsi sul breve periodo, destinato a terminare, ma occorre guardare sempre avanti con investimenti proiettati sul lungo termine».

Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo di Brembo, al Mudec di Milano per la mostra «The Art Of Braking» che ripercorre la storia dei sistemi frenanti, organizzata dalla stessa multinazionale, parla dell'andamento del gruppo e del difficile contesto economico e geopolitico internazionale. «È vero che la situazione è molto complessa - afferma - ma non bisogna essere pessimisti e, da parte nostra, essere sempre fieri del nostro lavoro facendo investimenti».

Negli ultimi tempi il gruppo bergamasco, leader nella produzione di sistemi frenanti e sempre più «solution provider», ha ulteriormente allargato il proprio raggio d'azione creando, in California, una sorta di «Brembo Valley». È infatti attivo, da meno di un anno, nella Silicon Valley, il «Brembo Inspiration Lab», laboratorio sperimentale basato sullo sviluppo di competenze nei settori software, data science e intelligenza artificiale. «Questa iniziativa - spiega Tiraboschi - ci permette di pensare oltre gli standard storici di Brembo e di attrarre e soprattutto trattenere nuovi talenti». C'è poi la Cina, dove Brembo è presente da tempo, e che ha da poco visto materializzarsi un'importante joint venture con Gold Phoenix, prima realtà del settore nel Paese, per la produzione di pastiglie destinate al mercato del ricambio. La società sarà operativa a inizio 2023 per un investimento di 70 milioni (35 milioni per partner).

La linea di anticipare possibili situazioni complesse del mercato ha intanto permesso a Brembo di non subire contraccolpi dalla mancanza di materie prime, problema che ha messo alle corde i costruttori di veicoli. «Una situazione - ricorda Tiraboschi - che ha iniziato a palesarsi a fine 2021, peggiorando poi con la guerra in Ucraina. Brembo si è dotata di un magazzino overstocking di ben 140 milioni che garantisce il servizio puntuale. Per noi è come una polizza vita.

Vero è, comunque, che il legislatore deve fare chiarezza sul percorso verso la mobilità green: la via elettrica per le auto è ormai tracciata, ma c'è da capire cosa accadrà per i motori Euro 7 e i carburanti sintetici visto che l'Ue ha fissato al 2026 un nuovo punto. E così il consumatore non sa cosa fare e quale tipo di vettura scegliere».

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