Il canone Rai in bolletta continua a far discutere. A partire dal 2016 il balzello abbassato a 100 euro (che si ridurranno a 95 l’anno successivo) si pagherà a rate con la bolletta elettrica. Il pagamento del canone attraverso le bollette trova l’opposizione delle aziende elettriche, contrarie perché il travaso delle competenze Rai nelle fatture comporta numerose difficoltà giuridiche e tecniche, a partire dall’adeguamento, in tempi troppo rapidi, dei propri sistemi di fatturazione. La novità, però, garantisce ai contribuenti la riduzione del prelievo. Ma a quanto pare la Rai, dalla nuova tassa, avrà casse piene più del dovuto. Infatti il piccolo "miracolo" arriverà in virtù della minore evasione e del bacino di utenze molto elevato che caratterizzano il mercato elettrico.
La Rai nel 2014 ha incassato, come ricorda il Sole24Ore, 1,59 miliardi di euro con il canone fissato a 113 euro, un incasso dato solo dal 75% dei potenziali contribuenti, perché il tasso di evasione è attorno al 25 per cento. Ora, considerando che i morosi delle bollette elettriche sono invece il 5%, quale sarà l’impatto? A fare i calcoli è una simulazione effettuata da Stefano da Empoli e Gloria Marcotullio di I-Com Energia. Calcoli che nascondono una sorpresa. Prendendo come parametro il numero di famiglie italiane al 2015, I-Com ha stimato che il governo avrebbe potuto abbassare il canone fino a 80 euro, anche tenendo conto, in via cautelativa, di una morosità più elevata sulle bollette elettriche (dal 5% al 10%, cioè almeno il doppio dei livelli attuali) e remunerando gli operatori elettrici con un aggio del 2 per cento.
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