Carlos e la commedia dell'assurdo

I dipendenti Stellantis, secondo una mail a loro inviata, potranno comprare a rate una Maserati

Carlos e la commedia dell'assurdo
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Tutto previsto dal ragionier Fantozzi: «Com'è umano lei!». Così hanno reagito i destinatari della comunicazione di Carlos Antunes Tavares, ad di Stellantis. Dipendenti di ogni livello, lavoratori in cassa integrazione, il popolo della fabbrica ha letto l'email e ha scoperto, con gaudio magno, di poter comprare, a comode rate con lo sconto aziendale, non la Topolino o la 500 elettrica, al secolo le famose utilitarie della ditta, ma una Maserati, a scelta, prezzo da 93mila euro a 180mila per finire a 208.600 nemmeno chiavi in mano. Non è specificato, infatti, se l'offerta comprenda i classici optional, tappetini, pelle di daino, copri sedili, parasole, arbre magique e portachiavi in finta pelle con l'insegna della grande casa. Sergio Marchionne, quando Stellantis era FCA, aveva proposto vetture Abarth e Alfa esclusive, ma ai dirigenti di primo livello. I nuovi democratici manager giocano sull'effetto nostalgia, sfilano per le strade di Torino i nuovi modelli come al tempo nel quale Fiat era un vanto del Paese, il Salone open air è un corteo malinconico, una processione a cancelli chiusi e catene di montaggio ferme.

L'offerta Maserati rientra in questa commedia dell'assurdo, il lusitano Tavares, a differenza del chietino Marchionne, non fa distinzioni, conosce il potere di acquisto degli operai, sa che nei loro sogni la fuoriserie è al secondo posto. Al primo, in risposta all'originale email, si piazza ancora il ragionier Fantozzi Ugo con la celeberrima frase sulla corazzata Potemkin: è una cagata pazzesca.

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