Un fatturato in crescita di circa cinque miliardi di euro e dati che fanno segnare un +3,5% rispetto all'anno precedente. Sono buoni i risultati del mercato immobiliare, che nel giro di dodici mesi è passato dai 67,5 miliardi di euro a 72,1, secondo quanto scritto nel Rapporto immobiliare residenziale dell'Agenzia dell'Entrate.
La ripresa, piuttosto accentuata, è evidente nelle otto maggiori città italiane. Un risultato particolarmente positivo arriva da Bologna, con le vendite in crescita del 18,5%, seguita a ruota dal 15% di Genova, dal 13,9% di Roma e dal 13,3% di Firenze. Ma fanno bene anche Torino, Milano e Palermo, rispettivamente in positivo del 5,4%, del 5% e del 4%.
Caso a parte quello di Napoli, che fa segnare una tendenza all'inverso e dove le vendite continuano a calare. Qui nel 2014 il dato è in negativo, a -3,7% rispetto al 2013.
Con la ripresa delle vendite, crescono anche i mutui ipotecari. Nel 2014 il numero della abitazioni acquistate così è cresciuto del 12,7%. Si parla di circa 162mila case su un totale di circa 420mila. E a fine anno è diminuto il prezzo medio, in calo del 3,5% sui dodici mesi precedenti, pari a 146.600 euro.
Il dato positivo del mercato immobiliare non deve ingannare, dice però l'Ocse.
Durante la crisi "in Italia la povertà è aumentata in modo marcato", soprattutto per i più giovani. E la ricchezza nazionale nel Paese è distribuita in modo diseguale. Il 20% più ricco detiene il 61,6% della ricchezza. L'1% il 14,3% della ricchezza nazionale netta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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