L'Rc auto e moto familiare è un aiuto concreto per le famiglie italiane, che permette ai parenti di ereditare la migliore classe di merito legata a un altro veicolo, purché la proprietà di questo appartenga a un componente dello stesso nucleo familiare. La misura, introdotta nel 2020 con il decreto fiscale, ha lo scopo di calmierare i costi dell’assicurazione obbligatoria e ha ampliato il precedente decreto Bersani del 2007.
Le differenze tra il decreto Bersani e l’Rc familiare
Sono due, però, le differenze tra il decreto Bersani e l’Rc familiare. Innanzitutto con il provvedimento del 2007, la classe di merito si poteva ereditare solo con veicoli di nuova immatricolazione, mentre con l’Rc familiare l’agevolazione vale anche per i mezzi già assicurati. L’altro importante cambiamento riguarda la modalità di trasferimento della polizza. Precedentemente si poteva spostare la classe di merito solo da auto ad auto e da moto a moto, mentre adesso il passaggio vale anche da auto a moto o da moto ad auto.
Qual è il bilancio dell’Rc familiare a due anni dall’introduzione
Sull’impatto dell’Rc familiare nel mercato assicurativo italiano, come riporta il Corriere della Sera, c’è uno studio effettuato da Segugio.it. Il primo dato da evidenziare è quello relativo ai ciclomotori. È proprio in questo segmento che si è ottenuto il risultato più incoraggiante. Dal 2019 al 2021 riguardo al trasferimento della classe di merito da una moto all’altra c’è stata una crescita dal 6,9% al 25,1%. Non ha fatto molto bene, invece, il comparto auto, dove l’incremento dei passaggi del bonus-malus è stato molto lieve: dall’11,4% all’11,6%. In totale, Rc familiare è stata utilizzata per oltre 100mila autovetture e più di un milione di motocicli.
Come sono cambiate le tariffe dell’Rc auto e moto
Il nuovo provvedimento, nonostante le compagnie di assicurazione abbiano continuato ad aumentare i prezzi delle polizze, ha avuto un effetto positivo.
Nel 2021, rispetto al 2019, sono calati i costi di circa il 20% per le auto e del 33% per i motocicli. Il risparmio complessivo l’anno scorso è stato di circa 95 milioni di euro (21 milioni di euro per le vetture a quattro ruote e 74 milioni per le due ruote).
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