Un collaboratore della Merkel: la Bce non compri i titoli di Stato italiani

Il vice capogruppo cristiano democratico al Bundestag, Michael Meister, tuona contro il nostro Paese

Un collaboratore della Merkel: la Bce non compri i titoli di Stato italiani

Ecco la solita Germania che guarda tutti dall'alto in basso. Ora a fare la voce grossa nei confronti del nostro Paese non è una persona qualunque, ma uno stretto collaboratore di Angela Merkel, il vice capogruppo cristiano democratico al Bundestag, Michael Meister. In un’intervista al Neue Osnabrucker Zeitung senza troppi giri di parole dice che la Bce non deve più comprare titoli di stato italiani fin quando non verrà risolto il problema del debito pubblico. Meister afferma che "la credibilità della Bce le impone di chiedere all’Italia di rispettare i propri obblighi" e "se non lo farà, non saranno rispettati i requisiti del programma della Bce per l’acquisto dei titoli".

Valutazioni sprezzanti, che gettano un'ombra sull'operato della banca centrale europea e, al contempo, mettono in cattiva luce gli sforzi del nostro Paese. Meister prosegue la sua riflessione affermando che "la Bce non deve comprare nuovi bond italiani senza un esame critico degli impegni che l’Italia si è assunta. La Bce ha già preso molti rischi, dovrebbe concentrarsi sulla politica monetaria". L’esponente della Cdu chiede all’Italia di migliorare la propria competitività e di risolvere i problemi di bilancio, trattandosi "di una responsabilità dei leader politici e non della Banca Centrale. L’Italia può farcela con le proprie forze", chiosa Meister. Il collaboratore di Merkel si dice convinto che "Italia e Francia hanno problemi strutturali, non economici, da risolvere. Non possono aspettare più a lungo, più tempo non aiuterà a risolvere il problema e peggiorerà la situazione".

Ieri, durante una manifestazione elettorale, la Merkel ha ribadito che "bisogna finirla con la politica del fare sempre nuovi debiti". Per la cancelliera tedesca i nuovi debiti rubano ai figli e ai nipoti la chance di formare il proprio futuro.

Non si può vivere facendo pagare il conto a chi verrà dopo, ha aggiunto. La Merkel ha poi ricordato l’impegno dell’ex ministro delle Finanze Theo Waigel (Csu) per un patto di stabilità in Europa che impedisse a ciascuno proprio d’indebitarsi a piacimento.

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