"La drammatica perdita di fiducia in noi stessi e negli altri frena lo slancio verso il futuro. Mina il funzionamento dei mercati e accresce oltre misura i costi di transazione". Lo ha affermato al Festival dell'Economia Civile il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, prima di rivendicare quanto fatto dal suo governo.
Le riforme "da quota 100 al reddito di cittadinanza" sono il segno di una politica "a forte impatto sociale, per proteggere i più deboli e vulnerabili", ma sono "nulla rispetto a quelle che faremo". A partire dal "decreto crescita", che sarà varato nel consiglio dei Ministri che si terrà "in settimana", ha spiegato Conte.
Come riporta il Corriere, il premier si è difeso dall’accusa di aver lanciato un "attacco alle banche".
"Attaccare il sistema bancario italiano, mettere in dubbio la sua solidità ma anche la sua resilienza e porre un sospetto su questo, significa avallare una delle campagne europee che ci stanno attaccando e mettendo in difficoltà", aveva dichiarato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nel corso di un dibattito moderato dal direttore Luciano Fontana."Non mi sembra che ci siano i presupposti per parlare di attacco alle banche. Conserviamoci tutti lucidi", ha replicato Conte.
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