Contratto del settore legno, firmato l'accordo per il rinnovo

Gianfranco Bellin, FederlegnoArredo: "È un buon accordo, rinnovati istituti non più al passo con i tempi"

Contratto del settore legno, firmato l'accordo per il rinnovo

Firmato oggi l’accordo di rinnovo del contratto nazionale di lavoro legno, mobile, sughero, arredamento e boschivi e forestali che era scaduto il 31 marzo 2019, dopo una trattativa è complicata anche dall’impossibilità di incontrarsi se non in videoconferenza.

“Nonostante il Coronavirus abbiamo voluto fare un vero rinnovo contrattuale e non un accordo ponte come qualcuno suggeriva - dice Gianfranco Bellin capodelegazione di FederlegnoArredo, l’organizzazione delle imprese del settore di Confindustria -. Era importante intervenire su una serie di istituti contrattuali non più al passo con i tempi e con le esigenze delle aziende. Una per tutte, limitare per quanto possibile, gli effetti del cosiddetto Decreto dignità su lavoro a tempo determinato e lavoro somministrato. Siamo riusciti, nei limiti di deroga ammessi dalla legge e nonostante ci siamo trovati di fronte a posizioni ideologiche e preconcette di qualcuno, a condividere un testo che permette almeno in parte, alle aziende di affrontare un mercato reso ancora più discontinuo e imprevedibile dalla pandemia”.

L’accordo poi – rende noto FederlegnoArredo - modifica il sistema delle relazioni sindacali, della bilateralità, della flessibilità, inserisce il tema delle lavorazioni stagionali, incrementa la contribuzione al fondo di pensione complementare Arco. È stata poi stabilita un’integrazione salariale del 30% a carico delle aziende per le lavoratrici nel periodo di maternità facoltativa. Per le questioni economiche sono state previste erogazioni di 25 euro dal primo ottobre 2020 per il recupero dell’inflazione pregressa, e di 25 euro da gennaio 2021 a fronte degli incrementi di produttività e di flessibilità. Viene anche riconfermato il meccanismo di rivalutazione delle retribuzioni per il 2021 e il 2022 basato sull’indice Ipca dell’anno precedente. Una voce importante è quella del welfare: verranno versati 100 euro una tantum per ciascun lavoratore destinati alla pensione complementare.

“Abbiamo deciso di arrivare alla firma dell’accordo, nonostante la manifesta volontà di qualcuno di far saltare il tavolo per motivi esterni ed estranei al settore e alle sue dinamiche.

Credo - conclude Gianfranco Bellin - sia un buon risultato all’interno di quelle che sono le regole stabilite negli accordi interconfederali. Voglio fare un ringraziamento pubblico a quelle controparti che hanno lavorato per raggiungere il fine in un corretto confronto”.

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