La Corte dei Conti smonta il Def che il governo si appresta a presentare. I magistrati contabili mettono del mirino il documento di economia e finanza e mettono in discussione le promesse dell'esecutivo sul mancato aumento dell'Iva e sui tagli alla spesa: "Per il triennio 2020-22 oltre che sulla clausola Iva mancano indicazioni sulle voci da sottoporre a revisione, sugli aumenti di entrata e su tagli ulteriori di spesa", afferma il presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, nel corso dell’audizione sul Documento di economia e finanza di fronte alle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato. Poi sempre Buscema esprime tutte le perplessità della corte dei Conti sulla manovra che arriverà dopo l'estate: "Nel Def si compie una scelta di rinvio nella definizione dei contenuti effettivi della manovra, e ciò desta perplessità, sia per la portata degli interventi che si profilano, sia per l'incertezza che si determina nelle scelte degli operatori economici, famiglie e imprese, che da tagli di spesa o aumenti di entrata vengono necessariamente interessati".
Infine la Corte dei Conti ha affrontato un altro tema molto spinoso per la prossima legge di Bilancio: l'introduzione della flat tax e la riforma fiscale: "Una riforma articolata, come sembra, in due aliquote, necessariamente accompagnata da un adeguato sistema di deduzioni, anche per una migliore salvaguardia del principio costituzionale della progressività, potrebbe essere in astratto idonea a raggiungere l'obiettivo prefissato, sempre che essa risulti, da un lato, effettivamente compatibile
con lo stato della finanza pubblica, dall'altro, idonea a superare le disparità e le iniquità dell'attuale sistema dell'imposizione sui redditi, ormai caratterizzato da una molteplicità di aliquote e di regimi sostitutivi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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