Crac banche: l'analisi sugli altri istituti

Dopo la crisi dei piccoli 4 istituti di credito tra cui Banca Etruria che hanno portato a picco i risparmi di circa 1000 obbligazionisti, la bufera sulle banche non pare sia passata

Crac banche: l'analisi sugli altri istituti

Dopo la crisi dei piccoli 4 istituti di credito tra cui Banca Etruria che hanno portato a picco i risparmi di circa 1000 obbligazionisti, la bufera sulle banche non pare sia passata. Infatti ci sarebbero altri istutit che pur avendo i conti apposto, potrebbero per dimesioni e tipo di affari rirtrovarsi in futuro nelle condizioni delle banche che in questo momento arrancano.

Gli esperti di Consultique, come riporta Libero, si sono presi la briga di calcolare il valore delle azioni di 20 istituti di credito medio piccoli, magari oggi in ottima salute, ma con caratteristiche simili per dimensioni, struttura organizzativa e tipologia di business, alle quattro fallite. Ebbene, complessivamente siamo di fronte a quasi 16 miliardi di azioni. La lista degli istituti con il patrimonio netto più alto parte proprio da Pop Vicenza (che ha già svalutato i suoi titoli da 62 a 48 euro) e Veneto Banca (lo scorso aprile ha svalutato da 39,5 euro a 30,5 euro), che totalizzano rispettivamente 3,7 e 2,9 miliardi di euro. Più staccata arriva la Cassa Risparmio Asti ,con 771 milioni, e la Banca Sella con 617 milioni. Seguita dalla Cassa risparmio di Bolzano con 504 milioni. Chiude la lista la Banca di credito Popolare, con 231 milioni.

Per avere un’idea di quello che può succedere quando le banche non quotate si confrontano con il mercato si pensi che in base ai multipli utilizzati da istituti comparabili il prezzo indicativo per i titoli di Veneto banca potrebbe essere tra gli 11 e i 12 euro. Per quelli di Pop Vicenza tra i 17 e i 18.

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