Ancora un indicatore che sancisce l'inizio di un periodo "nero" per la nostra economia. Dopo i dati Ue sulla frenata del Pil adesso arriva anche una mazzata dall'Istat sull'operato del governo. La produzione industriale ha subito un calo del 5,5 per cento su base annua. Si tratta della quarta contrazione consecutiva. Ma il dato rilevato dall'Istat mette in evidenza un aspetto non secondario: questa è la diminuzione più consistente dal 2012. "A dicembre - spiega l'Istat - diminuisce nuovamente la produzione industriale italiana, con una variazione ampiamente negativa sia su base congiunturale sia in termini annui.
La flessione è diffusa a livello settoriale. Dopo il punto di massimo di dicembre 2017, in tutti i trimestri del 2018 la produzione ha registrato, al netto della stagionalità, flessioni congiunturali, con un calo più marcato nell'ultimo trimestre". In questo scenario va registrata anche la frenata sulla produzione degli autoveicoli registrata a dicembre 2018: in questo caso la flessione tendenziale è del 16,6 per cento.
Per quanto riguarda il confronto con il 2017, nel 2018 la produzione è scesa del 5,9 per cento. Infine nella sua nota mensile, l'Istat mette in guardia dai rischi di "una marcata flessione" del Pil, con "serie difficoltà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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