Dati esposti a violazioni: le obiezioni del Garante al reddito

Le obiezioni del Garante riguardano il monitoraggio delle spese e degli acquisti effettuati con la carta Rdc e la disciplina di rilascio delle attestazioni Isee

Dati esposti a violazioni: le obiezioni del Garante al reddito

Ora a sollevare dubbi sul reddito di cittadinanza è l'Autorità Garante della Privacy. Con una memoria indirizzata alla Commissione Lavoro del Senato, il presidente Antonello Soro ha posto una serie di questioni sulle norme che regolano la misura del governo.

Come ha spiegato Repubbica, l'obiezione principale riguarda il monitoraggio delle spese e degli acquisti effettuati con la carta Rdc. Verrà fatta una sorta di "controllo puntuale sulle scelte di consumo individuali, in palese contrasto con le garanzie sancite dalla disciplina di protezione dati e con i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini".

Problematica anche la disciplina di rilascio delle attestazioni Isee. Come ha riportato il quotidiano, il decreto legge 2019/4 dispone che l'Isee si debba basare sulla Dichiarazione Sostitutiva unica, che contiene le informazioni anagrafiche, reddituali, patrimoniali e finanziarie di tutti i cittadini. I dati a disposizione dei Caf sono però visibili da tutti coloro che riusciranno a insinuarsi nei database privi di "misure di sicurezza tecniche e organizzative idonee alla protezione di informazioni tanto importanti".

"Le pur condivisibili esigenze di semplificazione - ha concluso il Garante - non possono essere realizzate in maniera tale da pregiudicare la sicurezza, l'integrità e la

riservatezza dei dati contenuti negli archivi dell'Inps e dell'Agenzia delle Entrate, gestiti fino ad oggi nel rispetto di stringenti misure di sicurezza, anche in attuazioni di puntuali indicazioni fornite dal Garante".

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