Il decreto fiscale che accompagnerà la prossima manovra toccherà vari temi cruciali sui quali il governo dovrà raggiungere l'equilibrio, tra cui quota 100, fatture elettroniche e partite iva.
Proprio le partite iva sono al centro di sostanziali trasformazioni, tra conferme e smentite. In attesa del momento fatidico in cui saranno svelate le carte, alcune indiscrezioni raccolte daPublic Policy riguardo l'ultima bozza del decreto fiscale sottolineano quella che potrebbe essere un'importante novità.
I lavoratori singoli dotati di partita iva, così come le imprese minori, saranno obbligati ad avere un conto corrente dedicato solo ed esclusivamente a ricevere i pagamenti delle loro attività e i prelievi al bancomat per il pagamento delle spese.
Partite Iva e decreto fiscale
Matteo Salvini, in un comizio in piazza Tacito a Terni, in vista delle elezioni regionali in Umbria, ha parlato di partite Iva in relazione alla flat tax. “Vogliono togliere la flat tax al 15% alle partite Iva – ha detto il leader leghista – Sarebbe demenziale complicare la vita a chi va a lavorare anche con 40 di febbre perché lo stato non gli dà una lira”.
Salvini si riferisce alla possibile introduzione, a partire dal dicembre 2019, di introdurre una flax tax regime forfettario al 20% per le partita Iva che fatturano fino a 100 mila euro all’anno.
L'ipotesi è alquanto remota ma sulla carta l’eventualità esiste.Le misure presenti nel decreto fiscale sono coerenti con la scelta del governo di voler abbattere l'evasione fiscale e contrastare l'economia sommersa, anche se i loro effetti sono tutti da dimostrare.
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