Quando si ha un conto corrente è possibile attribuire una delega ad operare sullo stesso rendendo possibile, così, per la persona non intestataria, effettuare operazione di vario genere, tra cui i bonifici verso terzi, pagamenti e prelievi sia allo sportello che al bancomat, versare contati e tutte le altre attività che si possono svolgere quando si ha un Cc.
Occorre, però, fare molta attenzione perché dare questa autorizzazione in modo troppo leggero può causare più di qualche "grattacapo". Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Cosa è e come funziona la delega sul conto corrente
Si tratta, fondamentalmente, di un'autorizzazione che il titolare può stabilire nei confronti di una terza persona rispetto al proprio conto corrente bancario a postale. Il delegato, così, è autorizzato ad eseguire varie operazioni tra cui, ad esempio:
- pagamenti e prelievi sia allo sportello che al bancomat)
- versamento di contanti
- bonifici in favore di terzi
- emissione di assegni
- ritiro del libretto di assegni
In sintesi può effettuare tutte le operazioni ordinarie mentre, differentemente, non può effettuare quelle straordinarie come il prelievo sulle giacenze, dei giroconto o la chiusura stessa del conto. Queste limitazioni sono dovute al fatto che la delega non cambia la titolarità del Cc ma prevede solo la presenza di un cosiddetto sostituto.
Inoltre occorre ricordare che la delega si differenza dal conto Cointestato che è stato trattato in un precedente articolo de IlGiornale.It e che prevede, di fatto, la co-titolarità e co-responsabilità.
Quante tipologie di deleghe esistono
Sono possibili tre tipologie:
- a firma congiunta per cui qualsiasi operazione necessità del consenso del delegante e del delegato
- a firma disgiunta per cui il delegato può operare da solo senza bisogno dell’autorizzazione specifica dell'intestatario
- mista per cui le operazioni oltre un determinato importo, necessitano dell’autorizzazione del delegante
Quali sono i rischi
La prima tipologia riguarda i propri risparmi e, dunque, i prelievi indebiti.
Difatti, nel caso in cui il delegato dovesse fare delle operazioni non autorizzate, l'intestatario del conto non potrebbe rivalersi nei confronti dell'istituto di credito in quanto questo è tenuto a consentire al delegato tutte le operazioni risultanti dalla delega. Di conseguenze per l'intestatario non sarebbe possibile ottenere dalla banca la restituzione del denaro sottratto indebitamente.
Diversamente dovrebbe avviare una procedura legale nei confronti del delegato che, però, potrebbe già aver speso i soldi sottratti indebitamente Pertanto, la cosa migliore sarebbe quella di una delega con firma disgiunta o con firma mista in quanto la banca, nel caso in cui avesse violato le istruzioni contenute nella delega, sarebbe tenuta alla restituzione del denaro indebitamente prelevato.
Altro rischio in cui si può incorrere è quello nei confronti del fisco. Ad esempio, nel caso in cui un soggetto in debito nei confronti del fisco avesse una delega su un conto corrente, l'Agenzia delle entrate potrebbe porre sotto sequestro anche questo conto secondo quanto previsto dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 13833/21 del 14 aprile 2021.
Difatti, la
confisca potrebbe essere disposta sia sui beni di cui il reo ha la disponibilità, ma anche sui beni di cui ha disponibilità una volta che si presuma che dietro la delega si possa nascondere una sorta di intestazione fittizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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