Disoccupazione record: è boom tra i più giovani Allarme lavoro "in nero"

Il tasso di disoccupazione a marzo è al 9,8%. Tra i 15 e i 24 anni il 35,9% non ha lavoro. Nel 2012 "pizzicati" 32mila lavoratori in nero

Disoccupazione record: è boom tra i più giovani Allarme lavoro "in nero"

Un'altra tegola sul sistema Italia. All'indomani della festa dei lavoratori arrivano, infatti, i dati destagionalizzati e provvisori dell'Istat sull'occupazione in Italia: a marzo il tasso di disoccupazione è salito al 9,8%. Dall'inizio serie storiche mensili il tasso di marzo è il più alto dal gennaio del 2004. Guardando l'attività ispettiva del ministero del Welfare, nel primo trimestre di quest'anno sono risultati stati "pizzicati" quasi 32mila lavoratori irregolari. Di questi il 33% era totalmente "in nero".

Secodno l'Istat, il numero dei disoccupati a marzo è di 2 milioni e 506mila, in rialzo del 2,7% su febbraio. Su base annua il rialzo è del 23,4%: il numero dei disoccupati è aumentato su base annua di 476mila unità e su base mensile di 66mila. A preoccupare è soprattutto il tasso di disoccupazione giovanile. A marzo tra i lavoratori attivi tra i 15 e i 24 anni disoccupati sono schizzati al 35,9%. Un aumento da capogiro rispetto a febbraio: il tasso è infatti salito di due punti percentuali segnando il livello più alto dal gennaio del 2004 quando hanno avito inizio le serie storiche mensili. "Guardando le serie trimestrali - ha spiegato l'istituto di statistica - è il più alto dal quarto trimestre 1992".

Oltre al problema occupazione, però, il ministero del Welfare ha lanciato oggi l'allarme del lavoro "in nero". Nel primo trimestre del 2012 sono, infatti, state ispezionate 33.297 aziende: una su due è stata trovata in una situazione di irregolarità. "Le ispezioni in cui sono stati contestati illeciti sono, infatti, pari a 16.665 - si legge nel documento del ministero - nel corso del primo trimestre sono state sospese 2.163 aziende per l’utilizzo di personale in nero". In totale sono 16.665 le aziende che forniscono lavoro irregolare, quasi la metà di quelle finora ispezionate nel primo trimestre dell'anno.

Le violazioni principali sono relative all’illecita intermediazione di manodopera e alla disciplina in materia di orario di lavoro. Sono state riscontrate anche irregolarità nella gestione delle madri lavoratrici, dei disabili e dei minori.

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