La vendita di Ita Airways al fondo americano Certares, a sua volta alleato di Delta e Air France, sembra ora essere più vicina. Dopo un lungo incontro avvenuto ieri nella sede di Ita a Fiumicino il clima sarebbe infatti «di piena collaborazione», assicura una fonte vicina alla vicenda sottolineando che, contrariamente ad alcune indiscrezioni, il processo di vendita dell'ex compagnia di bandiera non rischierebbe uno stop. Al vertice di ieri non è però passata inosservata l'assenza del Mef che ha messo in vendita il 50% più un'azione di Ita. Presenti l'ad e il presidente esecutivo di Ita Fabio Lazzerini e Alfredo Altavilla, e una ventina di persone tra manager e advisor, poi tre rappresentanti per Delta e uno per Air France. Sempre stando a quanto è trapelato, Delta e Air France si sono seduti ai soli «tavoli commerciali» mentre Certares a «tutti i tavoli».
Una scelta, quella di procedere sulla linea del governo Draghi, che nel pomeriggio di ieri stata in parte anticipata da Maurizio Leo, responsabile economico di Fratelli d'Italia, che aveva definito «I giochi (su Ita ndr) ormai fatti». D'altra parte Ita ha impegni di spesa severi: serviranno, secondo alcune stime, 430 milioni di dollari solo per gestire e rafforzare la flotta nel 2023. E uno stop alla trattativa esporrebbe al rischio di non chiudere il dossier entro la scadenza del 31 dicembre. E che Bruxelles bolli come «aiuti di Stato» i 700 milioni elargiti alla compagnia dal governo.
La data room dovrebbe quindi rimanere aperta fino a domani, quando scadrà la trattativa in esclusiva dopo i trenta giorni accordati dal momento in cui (era il 31 agosto) il fondo Usa è stato scelto dal Tesoro, a discapito di Msc-Lufthansa. Le parti stanno provando a chiudere, ma nel caso in cui non si riesca entro questa settimana, si potrebbe andare verso una mini-proroga della trattativa in esclusiva: vedremo cosa farà il Mef. Da un punto di vista strategico la presenza di Delta nella cordata guidata da Certares apre a Ita 0il redditizio mercato nord-americano. Da quello che trapela il piano industriale di Certares «è coerente» con quello precedente di Ita, con un focus sulle assunzioni e un incremento nel numero degli aerei (a 80 nel primo anno e a 120 nel 2024).
Intanto sul fronte voli, i sindacati hanno confermato per sabato 1 ottobre gli scioperi di 24 ore di piloti e assistenti di volo di Ryanair, Volotea ed Easyjet e
quello di 4 ore, del personale di Vueling, protesta proclamata da Filt-Cgil e Uiltrasporti. La Commissione di garanzia però è intervenuta indicando che dagli scioperi sono «esclusi» tutti i collegamenti da e per Orio al Serio
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