Ecco le raccomandazioni ​che l'Ocse fa all'Italia

Dalla creazione di un sistema giudiziario più efficace, alle riforme previdenziali. Ecco i tre consigli dell'Ocse

Ecco le raccomandazioni ​che l'Ocse fa all'Italia

Nel report sull'Italia dell'Ocse, che ha sottolineato l'indebolimento dell'economia, vengono date anche tre raccomandazioni principali al nostro Paese.

La prima: Stimonale una crescita sostenuta e incusiva, tramite un programma pluriennale di riforme istituzionali, economiche e sociali, senza abrogare le misure degli ultimi anni. È necessario, inoltre, stabilire un piano di bilancio a medio termine, così da far aumentare l'avanzo primario, e attuare riforme a sostegno della produttività e per rendere il sistema giudiziario più efficace, anche tramite il miglioramento delle procedure amministrative e lo studio di sistemi alternativi e più rapidi per la risoluzione delle controversie. Per quanto riguarda le regole sul pensionamento, l'Ocse consiglia di mantenere il nesso tra l'età pensionabile e la speranza di vita; per evitare condoni fiscali ripetuti, l'Italia deve continuare a migliorare l'adesione spontanea all'obbligazione tributaria.

La seconda raccomandazione riguarda l'attuazione delle riforme fiscali e previdenziali, per ridurre la povertà e promuovere l'occupazione: attuare un programma per rinnovare i centri per l'impiego, garantire la capacità di amministrare il reddito di cittadinanza, rafforzando i servizi di assistenza sociale dei comuni. È necessario anche offrire maggiore qualità nelle strutture di assistenza all'infanzia a un basso costo e ridurre il peso fiscale ai lavoratori a basso reddito. Infine, lo Stato dovrebbe abbassare proggressivamente il reddito di cittadinanza e introdurre un sussidio per i lavoratori occupati a basso reddito, per incoraggiare i disoccupati a cercare un impiego.

Il terzo consiglio dell'Ocse all'Italia riguarda l'aumento dell'efficacia degli investimenti nello sviluppo regionale e locale, rafforzando il ruolo e le competenze deglio organismi metropolitani, trasferendo alcuni poteri alle regioni e alle

province. L'Ocse consiglia anche di conferire all'Anpal il potere di ristrutturare i centri per l'impiego e rivedere la gestione dei rifiuti delle amministrazioni locali, che non riescono a raggiungere gli obiettivi di raccolta.

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