Prende più forza il piano di ecoincentivi per sostenere il mercato dell'auto, in calo da 13 mesi, con l'intenzione anche di venire incontro alle famiglie a basso reddito e proprietarie di vetture datate. «Dopo essere stato bollinato venerdì, per domani è prevista l'ufficialità del Dpcm che, tra le altre cose, estende gli ecobonus all'acquisto di veicoli a basse e zero emissioni anche alle società di noleggio a lungo termine e alle flotte. C'è anche un fondo di 40 milioni come incentivo all'acquisto e posa in opera, da parte dei privati, di infrastrutture di ricarica all'interno del proprio box auto o di spazi comuni condominiali».
Lo spiega Gilberto Pichetto, viceministro allo Sviluppo economico, che aggiunge: «È anche previsto l'innalzamento del 50% dei contributi finora previsti per l'acquisto di vetture non inquinanti a chi ha un reddito inferiore a 30mila euro». Con i nuovi provvedimenti, il Mise conta di esaurire la disponibilità annuale di ecobonus, ancora ferma al palo, per i veicoli elettrici (-29,3% in luglio) e ibridi con la spina (-19,2%) che ammonta a 300 milioni.
Ecco allora i bonus arrivare ora fino a un massimo di 7.500 euro con rottamazione (6.000 euro senza) per l'acquisto di veicoli nuovi con emissioni di CO2 comprese nella fascia 0-20 g/km (elettrici) e un prezzo pari o inferiore a 35mila euro, Iva esclusa. Quindi, fino a un massimo di 6mila euro con rottamazione della vecchia auto (4.500 euro senza) per l'acquisto di vetture nuove con emissioni di CO2 incluse nella fascia 21-60 g/km (ibride con la spina) e un prezzo pari o inferiore a 45mila euro, Iva esclusa.
Unrae, nel ringraziare il ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha espresso apprezzamento per l'estensione dei premi a noleggi e flotte, settori «che rappresentano il traino indiscusso della transizione green nel mercato auto».
Inoltre, in relazione al «Fondo automotive» (8,7 miliardi fino al 2030) è previsto che risorse pari a 50 milioni per il 2022 e 350 milioni per ciascuno degli anni '23 e '24, siano destinate allo sviluppo e alla produzione di veicoli e componenti del settore, che verranno incentivati attraverso i contratti di sviluppo (70% delle risorse annue) e gli accordi per l'innovazione (30% delle risorse annue).
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