Il mini euro, in relazione a dollaro e yuan forti, hanno dato la scossa ai conti di EssilorLuxottica. Il gruppo nato dalla fusione della francese Essilor con Luxottica ha messo a segno, tra luglio e settembre, un fatturato di 6,39 miliardi di euro, in crescita del 17% (+8,2% a cambi costanti).
Bene anche i nove mesi: il fatturato di 18,38 miliardi è cresciuto dell'8,8% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2021. Il dato è migliore delle attese degli analisti (che si aspettavano un crescita di circa il 7%) e delle previsioni del gruppo che tra il 2022 e il 2024 stimava ricavi in crescita a un singola cifra. Merito delle divise americana e asiatica (dollaro e yuan) che hanno avvantaggiato il business. Alla luce della struttura internazionale che ha il gruppo guidato e presieduto da Francesco Milleri, le aree e le valute in cui opera sono fondamentali, e lo sono state nell'ultimo anno. Guardando al business del gruppo, il Nord America è il primo mercato seguito dall'area Emea, Asia Pacifico e America Latina. Il Nord America è cresciuto del 3,4% a 3 miliardi di euro; Europa-Medio Oriente e Africa hanno invece registrato una crescita più forte del 9,2%, raggiungendo quasi 2,3 miliardi di euro; bene anche l'America Latina a quota 363 milioni di euro, con un balzo del 12,6% e l'Asia-Pacifico che, dopo aver toccato il minimo nel secondo trimestre, ha registrato una forte ripresa (+22,7%, a 761 milioni di euro). Tutto questo a cambi costanti.
Ma il dato cambia a cambi correnti, ovvero in base alle oscillazioni del tasso di cambio nel periodo in esame (il trimestre). Oscillazione che, in particolare, ha riguardato il dollaro, ma anche lo yuan, in rapporto all'euro. A cambi correnti il fatturato in Usa è balzato del 20,5%, quello dell'Area Emea del 7,6%, quello dell'Asia del 31,7% e quello dell'America Latina del 25,5%. Quanto alle vendite, i negozi fisici hanno registrato ricavi a doppia cifra, con il business degli occhiali da sole che continua a essere il principale driver di crescita, beneficiando anche dei flussi turistici. Sunglass Hut, in progressiva normalizzazione dopo l'eccezionale crescita dei due trimestri precedenti, ha registrato un incremento dei ricavi del 60% trainato dai marchi del lusso. Il business vista ha continuato la sua traiettoria di crescita, con Salmoiraghi & Viganò che ha registrato un aumento dei ricavi a doppia cifra in Italia e una solida performance complessiva della rete di negozi GrandVision nonostante una base di confronto record lo scorso anno, guidata da Regno Unito, Francia e Spagna. Esprimendo orgoglio per i risultati del gruppo, l'ad Milleri che ha da poco raccolto l'eredità del patron Leonardo Del Vecchio, scomparso lo scorso giugno ha aggiunto: Quest'anno Essilor racconterà una storia di crescita ed espansione dei margini. Non vediamo alcun rallentamento della domanda", evidenziando che "i consumatori capiscono il valore che proponiamo con le nostre lenti premium in tutte le aree geografiche".
Alla luce dei conti, gli analisti hanno citato il "rimbalzo dell'Asia Pacifico e le
performance sopra le stime di Nord America ed Emea come rilevanti. Ma nonostante i commenti positivi ieri il titolo ha lasciato sul terreno il 3,4% a 153,4 euro. A preoccupare è in parte il calo dei consumi negli Stati Uniti.
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