"Difficile immaginare un attacco speculativo contro l’Italia, mentre sul piano psicologico un contagio è possibile: se la situazione greca dovesse precipitare davvero e dopo il default la Bce dovesse sospendere l’erogazione dei fondi di emergenza agli istituti ellenici, tutto è possibile". È l’analisi dell’economista Luigi Zingales intervistato da La Stampa. Zingales non esclude "un contagio di tipo psicologico, che può essere immediato. I consiglieri della Bce - spiega - di fronte a un default non potrebbero certo estendere le linee di credito. E in questa situazione, rispetto agli italiani che assistono a tutto ciò, la domanda da farsi è: pensano anche loro di iniziare a ritirare i loro soldi dalle banche oppure no?".
La corsa agli sportelli risponde "alla cosiddetta teoria dei fattori multipli", spiega, come "nel 1991 quando l’Italia entrò in guerra con la prima guerra del Golfo" e "sparì la pasta dai negozi". Il problema "non si pone, a patto che la Bce intervenga in maniera massiccia e illimitata", osserva.
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