Un bonus da mille euro a dipendente come una tantum nella prossima busta paga. L'annuncio dell'ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante, è giunto in concomitanza con la trimestrale che ha evidenziato risultati migliori rispetto alle linee guida del piano industriale. «I risultati in crescita dei primi nove mesi del 2023 sono frutto dell'impegno dei suoi 120mila dipendenti», ha rimarcato l'ad, che ha ricordato che «la forza di questa azienda risiede nella dedizione che i nostri colleghi mettono in campo ogni giorno». A titolo di esempio, oltre all'operato durante i lockddown, Del Fante ha elogiato la flessibilità del personale. «Dal 2018 abbiamo chiesto di consegnare i pacchi e in tre anni siamo diventati il primo operatore nel mercato B2C», ha detto. Anche il gruppo che unisce finanza e logistica è pertanto entrato nel novero delle imprese che hanno premiato il proprio personale, anche in funzione di contrasto al caro-vita.
D'altronde, al 30 settembre l'utile netto si è attestato a 1,5 miliardi, il 5,8% in più rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente. Il risultato operativo è migliorato dell'1,5% a 2,1 miliardi e i ricavi sono cresciuti del 6,8% a 8,9 miliardi. Le attese di Ebit 2024 sono state riviste al rialzo a 2,6 miliardi e l'acconto sul dividendo in pagamento dal 22 novembre si attesterà a 0,237 euro (+13% annuo). Del Fante ha confermato che «non c'è ragione per non essere ottimisti relativamente al 2024. «L'outlook è forte», ha aggiunto anticipando che il nuovo piano strategico sarà presentato il 20 marzo.
Ma che cosa ha determinato questi risultati positivi? «Performance commerciale e razionalizzazione dei costi», ha spiegato il top manager. Le consegne di pacchi hanno determinato un anticipo nel conseguimento del breakeven della divisione che comprende anche la corrispondenza tradizionale. Nel settore assicurativo la raccolta ha registrato una performance superiore a quella del mercato, mentre nel comparto «pagamenti e mobile» l'incremento dei ricavi è proseguito in «doppia cifra». La strategia di diversificazione nel settore luce e gas, perseguita con l'offerta PosteEnergia, ha rimarcato Del Fante, è già «ben al di sopra del piano originario previsto per la fine del 2023» con oltre 400mila contratti sottoscritti.
Si può affermare che ora l'orizzonte di Poste Italiane sia stato spostato ulteriormente in avanti. La strategia, «fondata sull'evoluzione del nostro modello di servizio», è volta «a massimizzare il valore della nostra piattaforma».
Ovviamente, ha precisato, «continuiamo a investire sulle attività che in questo momento stanno raccogliendo anche la soddisfazione dei nostri clienti».Nessun dettaglio è stato, invece, fornito sul possibile collocamento di parte del 29% detenuto dal Mef. Ma quella è una questione che riguarda in prima persona il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
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