La fatturazione elettronica è pronta per il debutto. La misura voluta dal governo potrebbe cambiare radicalmente il rapporto tra privati e Fisco. Una novità che potrebbe rivoluzionare completamente la vita di chi fa impresa. Le associazioni di categoria però si chiedono se le infrastrutture del web presenti in Italia sul territorio siano in grado di supportare un così imponente scambio di dati. "Ci sono tanti elementi — afferma al corriere Massimo Miani, presidente dei commercialisti italiani — che ci preoccupano e che ci inducono a ribadire con forza la nostra richiesta di gradualità nell’introduzione dell’obbligatorietà. L’obbligatorietà, che non ha precedenti in alcun altro Paese del mondo, deve essere attentamente ponderata". per il momento si va verso un congelamento delle sanzioni in vista di un periodo di prova per il 2019.
L'obbligo in questo momento riguarda soprattutto le cessioni di beni e le prestazioni dei servizi. Dall'obbligo sono esentati i soggetti che rientrano nel regime di vantaggio, chi rientra nel regime forfettario e i piccoli produttori agricoli. Esonero anche per i medici e i farmacisti che comunicano telematicamente col sistema della tessera sanitaria. Ogni fattura dovrà essere trasmessa con il sistema SdI, tranistando così per i canali dell'Agenzia delle Entrate. In questo momento, secondo le prime stime le partite Iva coninvolte sono circa tre milioni. Di fatto l'operazione potrebbe portare sul campo un enorme impiego di risorse economiche e fisiche.
Non è entrato ne dibattito un tema fondamentale come il digital divide che rischia di impantanare il sistema. Infine vanno sottolineati i rilievvi del Garante della Pirivacy che ha parlato di una raccolta eccessiva di dati che potrebbe finire anche in mano a terzi...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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