“La decisione di escludere dai massimali previsti dal Decreto Prezzi l’Iva, la posa e gli oneri, e al contempo di aumentarli almeno del 20%, come più volte da noi richiesto, è la conferma che il nostro obiettivo era condivisibile e corretto: consentire che la spinta propulsiva dell’edilizia non si fermasse e, al tempo stesso, che imprenditori e cittadini onesti fossero difesi dal dilagare delle frodi”. Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo commenta con soddisfazione la decisione del Governo di tenere conto dell’aumento dei costi delle materie prime e dell'inflazione, dopo i ripetuti appelli perchè venisse modificato per non penalizzare l’accesso ai Bonus casa a famiglie, imprese edili e quelle della filiera.
“Diamo atto al Governo e al ministro Cingolani di aver ascoltato le nostre ragioni e averle fatte sue – ribadisce Feltrin –. Come FederlegnoArredo abbiamo fin da subito evidenziato nelle opportune sedi e tramite la stampa che i massimali non potevano essere omnicomprensivi di Iva, oneri professionali e costi di posa in opera, che cambiano in funzione di tantissime variabili e che avrebbero, di fatto, portato le aziende a lavorare in perdita”.
“Salutiamo con grande favore anche la decisione del Governo di aumentare gli stessi massimali del 20% in conseguenza dei costi delle materie prime e dell’energia ormai trasformati in vere e proprie tasse per le aziende. Non tenerne conto avrebbe significato decretare una brusca frenata al nostro tessuto produttivo e di conseguenza al Pil del Paese”, aggiunge ancora il presidente di FederlegnoArredo.
“Con questo Decreto – ha commentato ieri il ministro Roberto Cingolani - si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro anche alle esigenze del settore e dell’efficientamento energetico”.
Da sottolineare che per tutti i costi non previsti nel Decreto si farà riferimento ai prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle Camere di commercio competenti o ai prezziari della casa editrice Dei. Per queste voci, per evitare speculazioni, sarà indispensabile l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.
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