La Fiera di Milano attira anche gli investitori di Borsa

Milano continua ad essere al centro dell’attenzione non solo degli operatori immobiliari per la impetuosa crescita dell’edilizia ma anche degli investitori di Borsa per le manifestazioni fieristiche.

La Fiera di Milano attira anche gli investitori di Borsa

Milano è diventato un polo di attrazione a livello internazionale. In questo contesto si deve leggere l’azione di ristrutturazione della Fiera di Milano che da ormai due anni procede alacremente.

Il gruppo Fiera di Milano è leader in Italia ed uno dei principali operatori integrati a livello europeo nel settore della gestione ed organizzazione di manifestazioni fieristiche e congressi. Fiera Milano dispone di due quartieri fieristici: il nuovo polo espositivo 'fieramilano' ed il quartiere urbano, 'fieramilanocity'.

Le attività del Gruppo possono essere suddivise in tre aree di business: (i) Spazi e servizi correlati (ii) Servizi a valore aggiunto (iii) Organizzazione manifestazioni e congressi. L'attività della prima area di business consiste nell'ospitare manifestazioni fieristiche ed altri eventi, promuovendo e mettendo a disposizione gli spazi espositivi attrezzati, offrendo anche supporto progettuale e servizi correlati. L'attività dell'area Servizi a valore aggiunto consiste nell'erogazione di servizi destinati prevalentemente all'attività fieristica e congressuale. La terza area di business consiste nell'organizzazione e nella gestione di manifestazioni fieristiche, convegni e congressi. Il Gruppo è l'operatore indipendente leader in Italia in termini di numero di manifestazioni internazionali organizzate e metri quadrati venduti.

Fiera Milano ha chiuso il primo semestre 2019 con ricavi pari a 153,9 milioni di euro, sotto i 157,7 milioni del primo semestre 2018 ma oltre i 133,9 milioni del primo semestre 2017 (periodo comparabile per calendario fieristico).

Il margine operativo lordo è stato pari a 62,4 milioni di euro (di cui 24,2 milioni relativi all'impatto IFRS 16), in grande crescita rispetto a 46,1 milioni nel primo semestre del 2018 e 11,9 milioni nel primo semestre 2017. Il semestre si è così chiuso con un risultato netto di 24,1 milioni di euro, in calo rispetto ai 31,7 milioni del primo semestre del 2018 ma in salita rispetto ai 5,6 milioni del primo semestre 2017.

A fine giugno la posizione finanziaria netta ante effetti IFRS 16 presentava una disponibilità finanziaria netta di 58 milioni di euro, rispetto ai 23,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018. Sulla base di questi conti e delle prospettive per i prossimi mesi il gruppo ha deciso di rivedere al rialzo la previsione di margine operativo lordo per il 2019 in un range di 96-100 milioni di euro, rispetto al precedente di 84-88 milioni.

Il bilancio 2018 è stato chiuso con un ROE al + 22.62% in forte crescita rispetto al +2,76% del 2017. Il ROI 2018 è stato addirittura del +34% anch’esso il spettacolare crescita rispetto al +4.34% del 2017. Per Banca IMI e per Equita sim l’azione Fiera di Milano vale 5.70 euro mentre per Banca Akros vale 5.20 euro.

Tecnicamente Fiera di Milano ha finalmente dato segni di vita in termini di momentum e di volumi e si trova attualmente nella punta di un triangolo simmetrico pronto ad esplodere. Con il botto all’insù della scorsa settimana è prevedibile che il triangolo venga rotto proprio ora, tanto più che a novembre il mercato si aspetta una trimestrale interessante.

Segnaliamo un Sequential daily in corso che ci dice che il momento è propizio per un cambio di passo (ciclo). Del resto è stato proprio il management della società che ha dichiarato ad inizio anno che l’esercizio 2019 non lesinerà soddisfazioni agli investitori.

Tomasini fiera milano

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