La sospensione delle attività fieristiche dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19 pesa sui conti di Fiera Milano. I risultati del primo semestre 2020 sono infatti - e inevitabilmente - penalizzati dalla sospensione delle attività fieristiche e congressuali a partire dal 23 febbraio.Scenario che emerge dalla Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno approvata dal cda presieduto da Carlo Bonomi.
Primi sei mesi del 2020 chiusi con una perdita di 12,8 milioni, dopo l'utile 24,1 milioni dello scorso anno nello stesso periodo, i ricavi scendono a 56 milioni dai 153 milioni de 2019 e l'Ebitda si attesta a 10,6 milioni mentre nel primo semestre 2019 era stato di 62,4 milioni.
"A causa delle ulteriori modifiche al calendario fieristico e congressuale, sulla base delle informazioni al momento disponibili, il target di Ebitda per il 2020 è stato rivisto in pareggio, rispetto al precedente range di 38-43 milioni di euro", spiega ancora Fiera Milano. Le Fiere sono state annullate dal 23 febbraio e la società "ha fin da subito adottato tutte le azioni necessarie per tutelare la salute e la sicurezza dei propri clienti, fornitori e dipendenti, utilizzando, tra le altre misure, iniziative di remote working".
Il 2020 era partito bene, le manifestazioni e i congressi che si sono tenuti in Italia nei primi due mesi dell’anno hanno conseguito risultati in linea con le aspettative" ma l'esplodre dell'emergenza sanitaria ha determinato l’adozione di una serie di provvedimenti che hanno disposto, tra le altre misure, la sospensione delle attività fieristiche e congressuali poi l’emergenza sanitaria, successivamente alla diffusione in Italia, si è estesa a molti altri Paesi, anche di provenienza di espositori e visitatori delle manifestazioni espositiva e dei congressi.
Così i calendari hanno subito importanti modifiche, prima con la ripianificazione, ai mesi successivi dell’anno e in un secondo momento con la cancellazione di importanti fiere - tra queste Il Salone Internazionale del Mobile, Mostra Convegno Expocomfort e Mido -, anche a causa delle restrizioni ai viaggi internazionali imposte dai governi.
Fiera Milano ha quindi posto in essere "importanti azioni di riduzione dei costi, relative, tra gli altri, alla gestione dei quartieri e al personale. Tra le altre attività sono in corso negoziazioni tra la Società e Fondazione Fiera Milano, proprietaria dei quartieri fieristici, per la definizione di una riduzione del canone di locazione per l’anno 2020 in relazione alla sospensione delle attività per causa di forza maggiore.
Fiera sta anche implementando iniziative per garantire una ripartenza del settore fieristico. "Tra queste - sottolinea - grazie alla collaborazione con un team di esperti e in sinergia con i principali player del settore, la Società ha lavorato alla realizzazione di un “Protocollo per il contenimento della diffusione del nuovo coronavirus”. Attraverso Fiera Milano Platform, una nuova piattaforma dedicata a tutta la community delle filiere di riferimento, che sarà oggetto di rilasci graduali a partire da settembre 2020, la Società potrà ampliare l’offerta di servizi innovativi a sostegno dell’evoluzione digitale delle manifestazioni e offrire una migliore customer experience nel quartiere. Infine, tra le altre iniziative dirette a supportare le PMI, Fiera Milano renderà più agile l’accesso al credito per le aziende espositrici, sostenendo il finanziamento dell’investimento.
I risultati del primo semestre sono risultati superiori rispetto alle previsioni elaborate dopo l'arrivo dell'emergenza sanitaria "grazie a rilevanti azioni di contenimento dei costi poste in essere dal Gruppo", ma portata e la durata dell’emergenza epidemiologica in Italia e all’estero, che ancora permane in molti paesi, "hanno determinato la cancellazione da parte di organizzatori terzi di importanti manifestazioni fieristiche internazionali, previste nel secondo semestre del 2020, tra cui Eicma Moto e Mostra Convegno Expocomfort, quest’ultima inizialmente posticipata a settembre 2020".
Per le manifestazioni comunque confermate, Fiera Milano prevede "una rilevante riduzione della partecipazione di espositori e visitatori, anche a causa delle attuali limitazioni alla mobilità internazionale".
I cambiamenti di scenario sono tali da determinare, in base alle informazioni al momento disponibili, una stima di una superficie espositiva netta in Italia nell’ultima parte dell’anno in corso di 150 mila metri quadrati circa, rispetto alla precedente previsione di 700 mila metri quadrati e un target di Ebitda per il 2020 in pareggio, rispetto al precedente range di 38-43 milioni di euro. Il target aggiornato non include eventuali riduzioni del canone di locazione del quartiere fieristico a conclusione delle negoziazioni in corso con Fondazione Fiera Milano in relazione alla sospensione delle attività per causa di forza maggiore nel corso dell’anno 2020.
Tutte le iniziative in corso "confermano la volontà di Fiera Milano di affiancare le Pmi
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