Così il Fisco ci spia il conto corrente

Conti correnti sotto la lente del Fisco. Isee, Risparmiometro e Superanagrafe sono gli strumenti per individuare gli evasori fiscali

Così il Fisco ci spia il conto corrente

La "pace fiscale" che si è avuta in questo periodo segnato dalla pandemia di Covid-19 è ormai quasi finita. Dal prossimo 1 giungo la macchina di riscossione, fermata temporaneamente in virtù del decreti emergenziali, si rimetterà in moto. Scatteranno, così, nuovamente notifiche, pagamenti e pignoramenti finora sospesi causa emergenza sanitaria. Un duro colpo per gli italiani alle prese con le conseguenze della crisi economica provocata dalle restrizioni anti-contagio. Vi è poi il sempre delicato capitolo dell’evasione fiscale. Gli strumenti di controllo del Fisco per combattere questo fenomeno che danneggia le casse dello Stato sono molteplici e sempre più affinati. Una volta superata la fase più acuta dell’emergenza sanitaria le verifiche scatteranno più forti che mai. Innanzitutto ci saranno controlli dei conti correnti.

Il primo strumento, come spiega proiezionidiborsa.it, è rappresentato dall’Isee, che è servito per ottenere tutti i maggiori benefici messi in palio dal governo. In realtà, già a partire dall’1 gennaio 2020, con l’avvio della Dsu precompilata sono iniziati i controlli sui conti correnti. Il Fisco, quindi, sta utilizzando i conti correnti indicati dagli stessi contribuenti nella dichiarazione sostitutiva unica per le verifiche. Si andrà, così, ad accertare se i dati e i numeri dichiarati corrispondono a quelli reali.

Altri mezzi per compiere i controlli sono il Risparmiometro e la Superanagrafe. Il primo è un algoritmo con cui il Fisco verifica la coerenza tra i risparmi presenti sul conto corrente e i redditi dichiarati. Per far ciò prende, però, verranno presi in considerazione anche gli anni precedenti oltre a quello corrente così da fare un più preciso raffronto. Se dall’indagine emergerà un’incoerenza del 20% tra entrate e uscite, allora scatteranno i controlli.

La Superanagrafe, invece, è un database in cui sono contenuti sia i dati dell’Agenzia delle Entrate che quelli della Guardia di Finanza. Ciò significa che a disposizione del Fisco ci sarà una enorme mole di dati che riguardano i saldi dei conti correnti, tutti i movimenti di entrata e uscita e la giacenza media. Grazie a tutte queste dettagliate informazioni, la Superanagrafe si rivela essere uno strumento decisamente più preciso nello scovare eventuali discrepanze tra il detenuto e il dichiarato.

Nei giorni scorsi il governo ha annunciato il potenziamento dei controlli sui contribuenti a maggiore rischio di evasione, attraverso

strumenti avanzati di data analysis e con l’interoperabilità delle banche dati. Nel piano si prevede che entro il 30 giugno del 2022 si chiuderà l’operazione di incrocio delle banche dati con le informazioni rese anonime.

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