Fuori un altro, tra gli applausi di Wall Street. Cade un'altra testa al vertice di Gamestop: questa volta a farne le spese è il ceo, George Sherman, ultima vittima del repulisti orchestrato dal gran capo della catena di video-giochi, Ryan Cohen, co-fondatore della società di alimenti per animali domestici Chewy. Fatto fuori il direttore finanziario, messo alla porta il responsabile dell'ufficio clienti, l'operazione tabula rasa ha aggiunto un altro scalpo. Decapitazione apprezzata da Wall Street con un balzo del titolo fino al 12% (+8% a un'ora dalla chiusura), a segnalare una rinnovata liaison fra l'azienda e gli investitori dopo le tumultuose vicende dello scorso inverno, quando le azioni erano schizzate a un massimo di 483 dollari sull'onda della guerra ingaggiata dai trader online contro gli hedge fund esposti con posizioni corte.
Da allora, quell'esuberanza irrazionale si è un po' stemperata, ma non abbastanza per scalfire i guadagni accumulati quest'anno, ancora pari a uno stratosferico 720%. Gamestop ha approfittato di tanta manna, e nei giorni scorsi ha annunciato la vendita di titoli per un miliardo di dollari. Tanto cash in entrata. La Borsa gradisce il fatto che, salito in gennaio al vertice, Cohen proceda come un rullo compressore a cambiare la catena di comando di Gamestop. La vecchia guardia, ancorata al concetto di negozio fisico (perdente, visto il rosso di 215 milioni accumulato nel 2020 nonostante le saracinesche abbassate in 200 punti vendita), non andava più bene per il traghettamento verso l'isola felix dell'e-commerce. Con obiettivi ambiziosi: competere con i grandi mall come Wal-Mart e dare del filo da torcere persino a colossi tecnologici del calibro di Microsoft.
Dopo aver assunto l'ex dirigente di Amazon e Google Jenna Owens come nuovo direttore operativo, Cohen è ora alla ricerca del manager-chiave, quello provvisto non solo dell'attitudine al cambiamento e all'innovazione, ma anche in grado di saper maneggiare la montagna di denari piovuti sull'azienda grazie alle scommesse dei piccoli investitori facenti capo alla piattaforma Reddit.
Se il gran capo pensasse solo a spingere ancora più in alto i titoli, la scelta sarebbe facile: basterebbe assumere Keith Gill, il più grande influencer tra gli investitori retail, nonché l'uomo che più di tutti è stato l'artefice della folle galoppata di Gme a Wall Street.
Lui ci crede ancora: la scorsa settimana ha raddoppiato la propria puntata sulla società, e ora ha in portafoglio più di 200mila azioni. Forse investitore benemerito, ma certamente non l'uomo giusto per ridare una nuova vita - non solo finanziaria - a Gamestop.
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