Il governo dà i soldi al fisco: "300 milioni per il 2020"

Nella bozza del dl Rilancio una norma prevede l'erogazione di 300 milioni di euro all'Agenzia delle entrate, "per garantire, nel triennio 2020-2022, l’equilibrio economico"

Il governo dà i soldi al fisco: "300 milioni per il 2020"

Soldi ai partiti e all'Agenzia delle entrate. Sarebbero alcuni dei provvedimenti contenuti nella bozza del decreto Rilancio, all'esame del preconsiglio dei ministri, prima del Cdm che dovrebbe tenersi in serata.

Fino all'ultimo, nella bozza del decreto era stata inserito un articolo, dal titolo "Due per mille", che permetteva ai partiti di ricevere in anticipo i soldi derivati dal due per mille. "Entro il 31 agosto 2020 è erogata, a titolo di acconto, una somma pari all'acconto erogato nell'anno 2019", si legge nella bozza. In questo modo, l'articolo 133 avrebbe autorizzato lo spostamento dal 31 dicembre al 31 agosto dei soldi per i partiti, anticipando l'erogazione del denaro. Ma alla fine, l'articolo 133 sarebbe stato eliminato. Fonti dei 5 Stelle avrebbero confermato lo stop al due per mille in anticipo ai partiti, definendolo "un passo indietro che ci soddisfa", cosidetando "veramente irrispettoso cercare di approfittare di questa fase così difficile per gli italiani per chiedere una anticipazione di liquidità oggettivamente immotivata".

Il denaro ai partiti, però, non erano l'unico punto a suscitare la rabbia di chi, invece, non ha ancora ricevuto i soldi della cassa integrazione o i prestiti promessi alle partite Iva. Nella bozza, infatti, c'è un altro articolo che fa discutere e che, secondo quanto sostiene La Verità, sarebbe rimasto nel dl Rilancio. Si tratta del 166, che promette 300 milioni di euro all'Agenzia delle entrate. "L'Agenzia delle entrate eroga allo stesso ente, a titolo di contributo e in base all’andamento dei proventi risultanti dal relativo bilancio annuale, una quota non superiore a 300 milioni di euro per l’anno 2020", si legge nella bozza del testo. Non solo. Perché il contributo si estende, oltre che al 2020, anche a quelli successivi. I soldi serviranno "per garantire, nel triennio 2020-2022, l’equilibrio economico, gestionale e finanziario di Agenzia entrate- Riscossione", dato che a causa dell'emergenza Covid-19, sono stati sospesi i versamenti e le attività di riscossione. Così, l'Ente non ha avuto gli incassi degli anni precedenti. Secondo quanto riporta La Verità, inoltre, agli agenti della riscossione dovrebbero ricevere anche dei premi, come avviene ogni anno. I direttori centrali dovrebbero ricevere circa 30mila euro, mentre per i vertici il premio dovrebbe essere di 40mila euro.

Così, mentre lavoratori e imprese devono fare i conti con la crisi legata all'emergenza del nuovo coronavirus, in attesa di ricevere quanto promesso dal governo Conte, per l'Agenzia delle entrate, i fondi sono garantiti.

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