Mandello (Lc). Per i 100 anni di Moto Guzzi, due regali: il primo, dedicato agli appassionati, è una due ruote hi-tech; il secondo, un omaggio alla tradizione e al territorio. E una certezza. I doni: la fiammante V100 Mandello, Sport tourer che introduce la Casa lariana nella nuova era, e l'avveniristico progetto del nuovo stabilimento con relativo museo, opera dell'archistar americano Greg Lynn, pronto nel 2025. La certezza è indicata nello slogan celebrativo: Moto Guzzi, Road to 2121, come a dire che tra 100 anni la Moto Guzzi sarà sempre lì, a Mandello, per festeggiare il bicentenario.
A fare gli onori casa, all'interno della storica fabbrica dell'Aquila, Michele Colaninno, responsabile sviluppo prodotto del gruppo Piaggio; in prima fila, il padre, Roberto, presidente e ad della multinazionale, con l'archistar Greg Lynn e il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, ai quali si è poi unito Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. Fuori dal mitico portone rosso, a due passi dal lago, una moltitudine di Guzzisti in arrivo anche dall'estero. «Per Moto Guzzi è la seconda giovinezza - afferma Colaninno Jr, presidente, tra l'altro, di Piaggio Fast Forward di Boston, centro tecnologico d'eccellenza che guarda alla mobilità di domani - e si è deciso di investire nel nuovo sito, sempre a Mandello, la sede di Guzzi». Una scelta importante per il territorio e l'occupazione, presa con la consapevolezza che portare il progetto in un'altra parte del mondo sarebbe costato meno. «Ma Moto Guzzi è qui e qui deve rimanere - le parole di Colaninno Jr - e non abbiamo alcun timore verso i concorrenti giapponesi e americani. Avremo la miglior tecnologia del mondo. Il marchio gode di ottima salute. Sono stati anni difficili, nel 2004 siamo dovuti ripartire dalle macerie. Oggi, invece, abbiamo raggiunto il record di vendite».
Il nuovo impianto avrà la caratteristica di essere «aperto», cioè frequentabile dal pubblico, un mix di modernità e futuro, con tanto di hotel, all'insegna della sostenibilità. E a tal riguardo, anche Guzzi segue la rapida trasformazione in corso nel mondo della mobilità. «Quello della nuova tecnologia elettrica è un percorso che la Piaggio ha deciso di intraprendere - puntualizzza il presidente e ad Roberto Colaninno -. Il programma lanciato quest'anno si sta realizzando puntualmente come investimenti, risorse umane e ricerca. È una sfida che non possiamo non cogliere e ci vede impegnati in maniera totale. Siamo concentrati allo scopo di cogliere l'obiettivo di modificare il Dna di Piaggio, da azienda meccanica a realtà elettrico-elettronica entro il 2030».
Da Colaninno Sr, infine, l'immancabile punto sui conti: «Siamo soddisfatti del trimestre e dobbiamo ora essere capaci di gestire i problemi del momento: trasporti, caro materie prime, mancanza di componenti come i chip, maggiori tempi di trasporto. Ma tutto questo fa parte della vita di un'impresa».
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