"I funzionari della Bce incontrano banchieri privati prima di prendere decisioni chiave"

Il Financial Times dimostra come rappresentanti della Banca Centrale Europea, prima di prendere decisioni importanti per l'economia del Vecchio Continente, siano soliti consultare membri di fondi di investimento

"I funzionari della Bce incontrano banchieri privati prima di prendere decisioni chiave"

Quanto i privati riescono a influenzare le decisioni della Banca centrale europea? Molto, anzi moltissimo, stando a quanto scrive il Financial Times. Il quotidiano britannico, infatti, è riuscito a mettere le mani sulle agende di Benoît Cœuré (francese) e Yves Mersch (belga), ed entrambi membri del comitato esecutivo della Bce.

I due, stando a quanto ricostruito dal Financial Times, hanno incontrato, tra l'agosto del 2014 e quello del 2015, "diversi banchieri e asset manager pochi giorni prima, e in un'occasione anche poche ore prima, che venissero prese alcune importanti decisioni strategiche".

Questi tipi di incontri sono infatti "in netto contrasto con la Banca d'Inghilterra, che vieta ai membri del suo comitato di fissazione dei tassi di parlare di questioni di politica monetaria con i media e con altri enti esterni la settimana prima di una decisione strategica". Eppure questa semplice regola di buonsenso - dato che gli interessi in gioco sono enormi - non è stata rispettata dai funzionari della Bce.

Alcuni esempi. Il 3 e il 4 settembre 2014 si è tenuto un meeting di due giorni, organizzato dalla Bce, per stabilire i tassi di interesse di riferimento. Il giorno prima del meeting, però, Cœuré e Mersch hanno incontrato alcuni rappresentanti di Ubs.

Nel pieno della crisi greca, invece, il vicepresidente della Bce Vítor Constâncio e il suo braccio destro Peter Praet, hanno incontrato rappresentati di Algebris, il cui amministratore delegato è Davide Serra, grande amico del premier Matteo Renzi. In quel periodo il consiglio della Bce teneva conferenze quotidiane, come riporta il Financial Times, in cui ci si interrogava se approvare o meno i prestiti d'emergenza per tenere a galla le banche greche. Anche in questo caso, non sappiamo cosa si siano detti i rappresentanti della Bce e quelli di Algebris. Questo succedeva il 23 giugno. Il giorno prima, Praet aveva incontrato i rappresentanti di Bnp Paribas, mentre il 25 giugno quelli del fondo Pimco.

L'unica cosa certa di questa vicenda è che gli incontri tra rappresentanti della Bce e privati sono stati molto frequenti.

Questa notizia ha fatto molto scalpore in Inghilterra in quanto la prassi della Bce contrasta in maniera netta con quella britannica. Chi sbaglia tra i due? E, soprattutto, la Bce contatta la maggioranza dei privati o solo alcuni?

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