I pensionati umiliati da Conte: "Ci ha tolto la proprietà privata"

Tra le storie sul "blocco sfratti" arrivate in redazione ci sono quelle dei pensionati: il loro è un vero inferno. E il governo tace

I pensionati umiliati da Conte: "Ci ha tolto la proprietà privata"

Sono tantissimi gli italiani che rivogliono la loro casa. Il blocco degli sfratti voluto dal premier Giuseppe Conte ha di fatto messo in ginocchio una valanga di proprietari alle prese con inquilini che non intendono versare l'affitto appoggiandosi alla norma varata dai giallorossi. Una mossa che di fatto sta letteralmente svuotando le tasche di chi ha una casa data in affitto ed è costretto a fare i conti con spese legali e tasse per cercare di liberare l'immobile dall'ospite indesiderato. In questi giorni qui su ilGiornale.it abbiamo raccontato le storie di tanti di voi che avere risposto al nostro appello in mail. oggi vogliamo però raccontare il calvario di tutti quei pensionati che avevano acquistato un secondo immobile da affittare per incrementare l'assegno e che adesso si ritrovano con le tasche vuote.


Pensionati "umiliati" dagli inquilini

Quanto ci ha raccontato Rosalba è l'emblema dell'inferno in cui sono precipitati diversi pensionati: "Sono un medico in pensione e anziché fare assicurazione integrativa nei lunghi anni di lavoro ho acquistato due appartamenti dati in affitto per integrare la pensione enpam di € 750 mensili. Per andare incontro agli inquilini hi ridotto del 30% ma ora non pagano più affitto e condominio ma io ho dovuto pagare Imu cedolare secca e spese di agenzia che si occupa di tenere i contatti". Ma non finisce qui.


Fregati da Conte

C'è chi era ad un passo dallo sfratto ed ha visto negarsi il diritto di rientrare in possesso della propria casa come nel caso di Carla: "Ho comprato un immobile per fare un investimento per garantirmi la pensione, poiché ho pochi contributi versati. Il mio inquilino non paga canone locazione e oneri dal 01/01/2020 ancora prima del covid. Ho fatto la procedura di sfratto , ma nonostante che il contratto termini il 30/09/2020 hanno reso impossibile lo sfratto fino al 31 / 12/2020. Così devo pagare l' avvocato, Imu, spese e lui che è possessore di altri sei appartamenti sempre su Roma, resta gratis a casa mia. Mio figlio e la sua compagna sono costretti a pagare un affitto per un altra casa".


Genitori indifesi

Ci sono anche figli che raccontano il "dramma" che stanno vivendo i genitori pensionati come nel caso di Antonella: "Sono una donna di Pescara figlia di una signora di 77 anni, vedova e pensionata, (pensione di commercianti) proprietaria di un immobile al 7° piano di uno stabile in Pescara, ricevuto in donazione dai propri genitori, il quale appartamento è stato affittato per un anno ad un vero e proprio delinquente con contratto di cedolare secca avente scadenza 30/06/2020. Dal mese di febbraio mia madre non percepisce più l'affitto da questo individuo, non che prima fosse stato molto onesto nel pagare gli affitti con regolarità. Chi ci tutela in queste situazioni e poi mi chiedo il governo tutela i delinquenti che non pagano nulla e i contribuenti onesti chi li aiuta? Mia madre come deve fare per rientrare in possesso del proprio appartamento? I danni materiali e morali chi li paga a mia madre? Tra l'altro, ha avuto anche un altra occasione per affittare e non ha potuto!! Chiedo scusa per questo mio sfogo".

Governo sordo

Storie semplici queste che danno però l'idea di quanto sia difficile per i pensionati andare avanti mentre vengono vessati da affittuari senza scrupoli. E quella dei pensionati è una categoria fin troppo dimenticata dal governo impegnato sempre più a tagliare gli assegni e a rivedere gli indici di rivalutazione previdenziale. In un momento così difficile il "blocco sfratti" penalizza chi conta su un affitto per incrementare un assegno previdenziale da fame.

Ma i diritti di questi pensionati vengono calpestati da un governo sempre più distratto e insensibile ai veri bisogni del Paese. Se anche voi siete tra le "vittime" della decisione del governo, raccontateci la vostra storia con una mail a redazione.web@ilgiornale.it e indicate nell'oggetto "Rivoglio la mia casa".

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