I Podcast di Be Content "parlano" al passivo

Perdita di 3,1 milioni. Ma ora vede l'utile dopo la fusione con Will

I Podcast di Be Content "parlano" al passivo
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Continuano a non essere tempi facili per chi fa editoria in Italia, anche per quanto riguarda i cosiddetti nuovi media. Il bilancio 2023 della società di podcast Be Content, controllata all'85% dalla Be Water del co-fondatore di Kairos Guido Maria Brera (in foto) e al 15% dall'ex direttore di Stampa e Repubblica Mario Calabresi, evidenzia infatti una perdita di oltre 3,1 milioni di euro, che si aggiunge a quella archiviata l'anno prima di 1,8 milioni (cifre che sommate alle perdite degli anni passati arrivano a 7,6 milioni). Una situazione che ha richiesto un aumento di capitale per ripianare la situazione del patrimonio netto.

Secondo quanto si legge nei documenti allegati ai conti, il presidente Calabresi ha dichiarato che «il risultato di questo bilancio è la fotografia di un anno particolarmente difficile, in cui è cambiato il modello di business delle piattaforme audio e di conseguenza il rapporto con i produttori di contenuti e in cui si è registrato un rallentamento del settore della trasformazione audiovisiva».

La società, costituita nel 2020, ha visto aumentare nettamente il valore della produzione a 4,3 milioni (dai 3 del 2022) a cui però fanno da contraltare un incremento dei relativi costi passati a 7,2 milioni dai 5,6 milioni dell'anno precedente e debiti per 7,8 milioni (in calo rispetto ai 11,2 milioni del 2022).

Questa, però, è stata la situazione fino alla fine dell'anno scorso, ora le prospettive dell'azienda sembrano poter volgere al miglioramento soprattutto grazie alla fusione per incorporazione con Is Media, società che fa capo a Will Media, realtà partita da una pagina di Instagram su temi d'attualità poi sviluppatasi anch'essa nel settore dei podcast. Be Content ha in pancia la piattaforma di produzione di prodotti giornalistici audio Chora Media, che aveva acquisito Will a metà 2022 per un corrispettivo di 5,2 milioni. L'atto di fusione, datato 17 aprile 2024, di fatto ha sancito la nascita di una realtà stimata in 9 milioni di ricavi. Nelle vesti di amministratore delegato opera Riccardo Haupt, già alle redini di Will. Mentre Calabresi continua a essere presidente di un consiglio d'amministrazione che comprende anche Brera (autore peraltro del romanzo I Diavoli che ha ispirato una serie tv), Roberto Zanco, Barbara Salabè e Mattia Guerra. I brand Chora e Will continueranno a operare separati.

Be Content sente di poter archiviare la fase di startup e già per «quest'anno prevede di chiudere» il bilancio «in positivo».

A tal proposito, prosegue Calabresi, «la macchina costruita funziona e percorre la giusta direzione» e vede nel primo trimestre 2024 una crescita dei ricavi del 30% e una riduzione dei costi del 15 percento. «La fusione con Is Media, con le sinergie nel taglio dei costi, nella proposta editoriale e commerciale e nell'organizzazione, sta dando risultati più che soddisfacenti».

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