I soldi della Bce di Draghi? Sono finiti (solo) alle banche

Nel mese di ottobre gli istituti di credito italiani hanno investito 18,4 miliardi di euro in Btp, portando gli asset governativi al livello mai raggiunto prima di 414,3 miliardi di euro. Alle imprese solo 8 miliardi

Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi
Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi

Altro che spinta al credito. I miliardi della Bce di Mario Draghi non hanno fatto ripartire l'economia reale, ma hanno aiutato esclusivamente quella bancaria. Infatti, la lieve ripresa dei prestiti bancari continua a ottobre seppure il saldo, rispetto allo scorso anno, rimane in territorio negativo. Ma a rendere il quadro ancora più fosco sono i dati della Banca d’Italia secondo cui gli istituti di credito nazionali stanno peraltro ancora facendo il pieno di titoli di stato il cui valore nei portafogli è salito a 414 miliardi di euro contro i 395 di settembre (di cui la gran parte 286 miliardi di Btp).

Insomma, le banche hanno usato il denaro della Banca Centrale Europea per rafforzare le proprie finanze. Infatti, nel mese di ottobre, gli istituti di credito italiani hanno investito 18,4 miliardi di euro in Btp, portando gli asset governativi al livello mai raggiunto prima di 414,3 miliardi di euro. I nuovi acquisti rappresentano i due terzi di quei 26 miliardi di euro che gli istituti italiani hanno preso in prestito dalla Banca centrale europea nell'asta Tltrlo del settembre scorso.

Con l'effetto che i

soldi sono andati a sostenere il debito pubblico nostrano invece che l'economia reale. Per i prestiti alle imprese sono stati utilizzati solo otto miliardi di euro.

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