Ci mancava solo la tassa invisibile. A scovarla è il Codancons che, analizzando il dato dell'inflazione al 2,5%, ha spiegato come non si tratti di "una notizia da festeggiare" perché significa che una famiglia di 3 persone paga su base annua una tassa invisibile pari a 874 euro in termini di aumento del costo della vita.
Insomma, la dimunuzione dell'inflazione è "molto lieve e dovuta esclusivamente al calo dei
prezzi dei carburanti" (su base mensile -4,1% benzina, - 1,8% diesel).
Inoltre, secondo l'associazione dei consumatori, "non si tratta di una inversione di tendenza dovuta ad un generale abbassamento dei prezzi. Se, quindi, il costo del petrolio tornasse a salire, l'inflazione si impennerebbe nuovamente".
Per ovviare al rischio, "il governo dovrebbe spezzare la cinghia di trasmissione petrolio-inflazione, mantenendo finalmente la promessa di sterilizzare i futuri rialzi dei carburanti, in modo che al superamento della soglia di 1,90 per la benzina e di 1,80 per il gasolio si congeli almeno l'ulteriore guadagno dello Stato dovuto alla doppia tassazione
mortale alle famiglie italiane", ha sottolineato il Codacons.
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