Intesa sfonda il tetto di 81 miliardi

Messina: "Orgoglioso, staremo fuori da un risiko caotico"

Intesa sfonda il tetto di 81 miliardi
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Intesa Sanpaolo sfonda il tetto degli 80 miliardi di capitalizzazione in Borsa. Un risultato che il Ceo e consigliere delegato, Carlo Messina (in foto), ha annunciato con orgoglio durante il suo intervento in videocollegamento alla presentazione del piano strategico 2025-2028 della Compagnia di San Paolo. «Intesa Sanpaolo ha superato in questo momento, mentre stiamo parlando, gli 80 miliardi di euro del suo valore di Borsa e questo mi rende molto orgoglioso», ha dichiarato Messina. Il titolo, che ieri ha aperto in rialzo dell'1% circa, ha proseguito la sua corsa per tutta la seduta chiudendo a 4,55 euro (+1,9%) per una market cap di 81,1 miliardi. «Credo sia simbolico di un momento di condivisione di un successo enorme che abbiamo raggiunto grazie a 100mila persone che lavorano nella nostra banca, ma soprattutto grazie ad azionisti stabili che garantiscono serenità al management della banca», ha chiosato Messina sottolineando l'indipendenza di Intesa rispetto alle recenti dinamiche. «In un contesto di mercato in cui si stanno susseguendo offerte pubbliche di scambio e di acquisto, con una dinamica spesso caotica e confusionaria, noi ribadiamo che da tutto questo staremo fuori, non siamo interessati in nessun modo a rimanere coinvolti in quello che sta accadendo», ha precisato.

Il ceo ha voluto ricordare quali siano i rapporti di forza attuali nel sistema finanziario italiano. «Oggi Intesa Sanpaolo gestisce 1.

400 miliardi di euro delle famiglie italiane» mentre «il risparmio che Generali gestisce in Italia ammonta a 200 miliardi e parliamo di soggetti che vengono considerati un punto strategico per il Paese, mentre le banche coinvolte nelle operazioni di M&A hanno una gestione di risparmio gestito intorno ai 60-70 miliardi di euro», ha detto ribadendo che «se c'è un soggetto che rappresenta un pilastro di sicurezza, di serietà e di stile, è Intesa, e questo grazie a azionisti stabili come sono le nostre Fondazioni». A questo proposito, il presidente della Compagnia di San Paolo, Marco Gilli si è detto «fiducioso» di poter mantenere le azioni della banca visto che il 6,48% di Ca' de Sass vale circa la metà del portafoglio.

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