Istat: nel primo trimestre la pressione fiscale sale al 38,9%

L'Istituto nazionale di statistica rivela che nel primo trimestre 2017 le tasse sono cresciute di 0,3 punti percentuale. In aumento anche il potere d'acquisto delle famiglie

Istat: nel primo trimestre la pressione fiscale sale al 38,9%

Pressione fiscale in aumento nel primo trimestre del 2017. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso ha segnato un aumento di 0,3 punti percentuali, attestandosi così al 38,9 per cento. Lo rivela l'Istat nel conto economico trimestrale delle amministrazioni pubbliche.

Oltre alle tasse, in crescita anche il potere d'acquisto delle famiglie. il reddito disponibile degli italiani è aumentato dell'1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell'1,3%: dati che si sommano all'aumento della propensione al risparmio delle famiglie, pari all'8,5%.

Contrastanti, dunque, i dati diffusi dall'Istituto nazionale di statistica sullo stato di salute dell'economia italiana e delle amministrazioni pubbliche.

Se la pressione fiscale è aumentata ancora, buone notizie provengono invece dall'aumento del reddito disponibile (e quindi del potere d'acquisto), che ha generato una crescita dello 0,8 per cento dei consumi delle famiglie.

La quota di profitto delle società non finanziarie è pari al 42 per cento - dati invariati rispetto al trimestre precedente - mentre la loro quota di investimenti è calata al 19,9 %. Per quanto riguarda invece le Amministrazioni pubbliche, il loro indebitamento netto rispetto al Pil è calato di 0,6 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2016, risultando pari al 4,3 per cento.

Il saldo primario delle Ap - cioè l'indebitamento al netto degli interessi passivi - è risultato negativo, con un'incidenza sul Pil dello 0,6% (-1,4% nel primo trimestre del 2016). Il saldo corrente è stato anch'esso negativo, con un'incidenza sul Pil dell'1,7% (-2,2% nel primo trimestre del 2016).

I dati diffusi dall'Istat attestano dunque un parziale miglioramento dello stato di salute della nostra economia rispetto alle rilevazioni di aprile.

La notizia dell'aumento del potere d'acquisto delle famiglie, pur compensato dalla crescita della pressione fiscale, segue di pochi giorni le previsioni ottimistiche di Confindustria.

Secondo l'organizzazione italiana delle imprese, nel 2017 il Pil crescerà dell'1,2 per cento.

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